ISOLA DEL GIGLIO – Il ponte Italia, il quinto dei tredici ponti ‘abitati’ della Concordia , è già per metà fuori dall’acqua. Lo sarà del tutto nelle prossime ore. Il vento sull’isola del Giglio si è infatti attenuato e i lavori attorno e sotto la nave sono proseguiti spediti, nonostante qualche problema ancora con una delle catene di un cassone, quello più grande che sbandò nei mesi scorsi.
Al ponte Italia c’erano un salone e il casinò. Si accedeva anche al teatro, che si estendeva su più livelli. Da settembre completamente affogati nell’acqua, ora sono per buona parte riaffiorati.
“Per le verifiche sul peso della nave chieste dall’Osservatorio occorrerà però aspettare che il ponte riemerga del tutto” spiega Maria Sargentini, dirigente della Regione Toscana che presiede l’Osservatorio. Se ci fosse troppa differenza tra il tonnellaggio previsto e quello reale, occorrerebbe mettere di nuovo mano al progetto. Ma tecnici e responsabili delle operazioni sono fiduciosi e lo escludono.
Si va avanti, dunque. Della Concordia affiora dall’acqua ancora solo il castello. La nave da lunedì si è alzata mediamente di quattro metri e quindici centimetri: di più a poppa e di meno a prua. “Quando riemergerà, di poco, anche la prua, quello sarà il segnale che la nave è pronta per prendere il largo” spiega Sergio Girotto, l’altro ingegnere responsabile delle operazioni .
Devono riemergere ancora un paio di ponti, ovvero circa otto metri. Dopo il ponte Italia sarà la volta del ponte Grecia, dove c’erano una discoteca, l’internet point e la cappella. Poi il ponte Belgio.
Nuovi prelievi delle acque – Rimangono ancora da sistemare due cassoni, una catena e tre cavi, è stato spiegato nel pomeriggio. Stamani l’Arpat, l’agenzia di protezione ambientale della Toscana, ha effettuato intanto assieme ad Ispra un nuovo campionamento delle acque attorno allo scavo, in profondità e in superficie. “Oggi – racconta la presidente dell’Osservatorio, Maria Sargentini – sono arrivati anche gli ultimi risultati sulle analisi delle acque prelevate lunedì e i dati sono assolutamente tranquilli”. Nuovi campionamenti sono previsti dopo l’emersione del ponte quattro e ponte tre.
Partenza lunedì o martedì – Le previsioni meteo per lunedì continuano a non essere molto favorevoli. Franco Porcellacchia, responsabile per Costa per le operazioni di rimozione della nave, non esclude però una possibile partenza nel primo giorno della settimana. “Al momento lunedì e martedì sono equiprobabili” ha spiegato ai giornalisti durante la conferenza stampa del pomeriggio. La decisione sarà presa forse domani. Intanto tutte e due le rotte proposte hanno avuto il via libera: una piega a sud per poi tagliare verso ovest, l’altra gira a nord per girare e ricongiungersi all’altra. Sceglierà il comandante del rimorchiatore capofila Blizzard, è stato spiegato ai giornalisti.