di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – La data fissata è quella del 28 settembre. In questo giorno, dalle 8 alle 21, è prevista la votazione per la prima elezione della nuova Provincia. Un passaggio significativo che segnerà un cambio di fisionomia. Si presenteranno alle urne, in una atipica tornata elettorale, tutti i consiglieri comunali e i sindaci della provincia di Grosseto che eleggeranno il nuovo consiglio della Provincia dei Comuni, composto da dieci consiglieri e un presidente. Particolare interessante però, è quello legato al peso specifico del voto che non sarà identico per tutti. Le fasce, a cui sono abbinate cinque coefficienti differenti, varieranno in base all’incidenza demografica. In sintesi, per fare un esempio, il voto di un consigliere comunale di Grosseto, sarà più “pesante”, di uno di Seggiano. Per diventare presidente dalla Provincia dei Comuni occorrerà essere sindaco, oppure aver ricoperto la carica di consigliere provinciale. Il consiglio eletto resterà in carica due anni, mentre il presidente lo sarà per quattro.
Contemporaneamente però, c’è anche una nuova data significativa nel percorso che andrà a delineare la nuova fisionomia, quella del 25 luglio, in cui verranno illustrate le 13 convenzioni che l’attuale Provincia mette a disposizione degli enti locali. «In pratica la Provincia si evolverà sempre più nella logica di un centro servizi, per svolgere funzioni che gli enti locali non ce la fanno a sostenere da soli: dall’ufficio stampa e comunicazione alla stazione appaltante e ufficio gare, dai servizi informatici evoluti alla pianificazione urbanistica, fino all’assistenza alla progettazione e rendicontazione in ambito di progetti comunitari – spiega Leonardo Marras. La Provincia dei Comuni avrà anche questo tipo di caratteristiche, ma non solo. Il ruolo degli Enti locali, infatti, sarà centrale rispetto ai nuovi equilibri istituzionali che si verranno a creare tra Regione e Territori, complice un processo di ricentralizzazione a Firenze delle funzioni esercitate dalle vecchie Province». Ecco allora che l’invito è rivolto ai Comuni stessi: «Occorrerà evitare la logica della frammentazione degli interessi per avere peso istituzionale e politico – aggiunge Marras -. Oggi, quindi, non è decisivo indugiare sulle regole, sul nuovo statuto o sulle modalità di elezione, ma dare gambe alla nuova Provincia dei Comuni, per continuare a garantire al territorio una rappresentatività forte. Dipenderà molto dalla capacità di restare uniti, è questa la grande responsabilità che si dovranno assumere i Comuni».
Nel dettaglio ecco riassunte le materie oggetto delle convenzioni:
– Ufficio per i Procedimenti Disciplinari;
– Organismi di Valutazione;
– Formazione ed informazione in materia di controlli, trasparenza e anticorruzione;
– Stazione unica appaltante e ufficio gare;
– Comunicazione ed ufficio stampa;
– Avvocatura;
– Conservazione sostitutiva documentale;
– Ufficio unico concorsi;
– Formazione ed aggiornamento nell’ambito del Polo della conoscenza (progetto con il Polo universitario grossetano)
– Servizi informatici;
– Pianificazione territoriale comunale
– Cartografia, web e gis
– Assistenza alla progettazione e rendicontazione in ambito di progetti comunitari