GROSSETO – Alla fine ci ha pensato il solito Piero Camilli, ma la corsa contro il tempo del Grifone è destinata a protrarsi in vista della prossima stagione calcistica che sarà decisamente più impegnativa rispetto a quella appena passata. I tifosi tirano un sospiro di sollievo e all’ennesima “estate calda” della pluriennale era Camilli hanno fatto ormai il callo. Certo è che mai come in questa circostanza Piero Camilli ha tenuto appese a un filo le sorti del club unionista. Se sia stato un atto di amore o pura convenienza in vista di una cessione che potrebbe concretizzarsi a breve, per certi aspetti fa davvero poca differenza. Le trattative per il passaggio di mano sicuramente riprenderanno, ma sull’addio effettivo di Camilli alla piazza, qualche perplessità torna sempre a galla. Non è la prima volta che l’imprenditore di Grotte di Castro torna sui suoi passi, o quanto meno che cambia direzione rispetto agli intenti ufficiali.
Superato l’ostacolo iscrizione, con la decisione ufficiale di ammissione che è prevista per il 18 luglio da parte del consiglio federale, c’è tutto un futuro da costruire e qui torniamo alla corsa contro il tempo a cui, anche in questa stagione, il Grosseto è costretto a partecipare. Allo stato attuale, al di là dell’incertezza legata alla proprietà, ci sono solamente 6 giocatori in rosa, ovvero capitan Formiconi, il difensore Biraschi, i centrocampisti Asante e Onescu, l’attaccante Giovio e il giovane Cipriani. A questo aspetto scarno, dal punto numerico, si aggiunge la penalizzazione di un punto per il ritardo con il quale è stata completata l’iscrizione. Aspetti che possono sembrare secondari in questo momento, ma che potrebbero diventare handicap ben più pesante in futuro. Così, mentre il calciomercato è attivo ormai da 16 giorni e le squadre si accingono ad andare in ritiro, il Grosseto accusa un ritardo che desta preoccupazione. Nell’era Camilli il mercato last minute era divenuto una tradizione e per tanti anni è stato quasi un marchio di fabbrica, ma nelle ultime stagioni l’assenza di programmazione e di un progetto tecnico concreto, hanno generato confusione e pessimi risultati sul campo. Di tempo per acquistare giocatori ce n’è ancora molto, meno per preparare la nuova stagione della Lega Pro unica. Ecco allora che la corsa contro il tempo del Grosseto è già ripartita, con la speranza che il club non si trasformi da gioiello di famiglia a giocattolo di qualcun altro.