GROSSETO – La Maremma è ancora dentro al tunnel. Il primo trimestre del 2014 è ancora profondo rosso. La crisi non accenna a ritrarsi e nel periodo gennaio-marzo tutti gli indicatori presentano il segno meno, da quello generale (-2,5% rispetto lo stesso trimestre del 2013) a quelli per tipologia di vendita. In affanno la piccola distribuzione (-3,2%), anche se sia la media (-1,2%); che la grande distribuzione (-2%) registrano valori negativi. Segno rosso pure per il settore alimentare (-2,4%) ed il no food (-2,8%) dove, in particolare, si rileva una performance negativa nel settore dei prodotti per la casa ed elettrodomestici(-6,8%). Per la maggior parte delle province toscane la situazione non cambia, anzi è peggiore. Previsioni “tiepide” per il secondo trimestre 2014.
«Il perdurare della fase recessiva insieme alla difficoltà di credito, alla crescita della disoccupazione, soprattutto giovanile, ed alla pressione fiscale costituisce un contesto economico finanziario, ma anche psicologico, fortemente preoccupante che ha condizionato, loro malgrado, le famiglie, inducendole ad operare un taglio notevole dei consumi, comprimendo anche quelli ritenuti, fino a poco tempo fa, indispensabili». Afferma il preesidente della Camera di commercio Giovanni Lamioni. «Il calo dei consumi nel primo trimestre 2014 ha continuato ad essere molto pesante: – 3,7 punti percentuali rispetto alla già fortissima contrazione di inizio 2013 (-10%); in estrema sintesi si tratta di un rinnovato prolungato stato di crisi delle vendite al dettaglio».
«I consumatori grossetani per parte loro – sottolinea Lamioni – risentono anch’essi della situazione critica in cui versa il Paese e, seppur su di un livello più contenuto, si sono allineati da tempo alla stretta sui consumi. I risultati della “stretta”, nel nostro piccolo, continuano a preoccupare: il volume delle vendite complessivo delle imprese commerciali maremmane per il venticinquesimo trimestre consecutivo subisce una flessione (-2,5% nel primo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013). Per quanto possa consolare il nostro risultato non raggiunge, in negativo, il valore medio nazionale né quello regionale; in Toscana, infatti, Grosseto si colloca al settimo posto nella graduatoria delle 10 province».
«In estrema sintesi le pesanti criticità che, purtroppo, ormai da tempo cingono d’assedio il nostro sistema economico provinciale, si manifestano come diretta conseguenza di una crisi di estesa e prolungata portata – prosegue Lamioni -. Una crisi che, sottolinea il Presidente della Camera di commercio, mette a dura prova la capacità di tenuta del nostro tessuto imprenditoriale ma che, dall’altro lato, impone anche di ripensare e rinforzare le leve per il rilancio della nostra economia. Un “rinvigorimento” delle leve che, muovendo dalla consapevolezza del valore esperenziale che nasce dal territorio, dovrà declinare in positivo le opportunità che provengono dalla innovazione. E’ proprio attorno a questo tema, e cioè l’innesto della innovazione nella tradizione, si articolerà la XI Giornata dell’economia in programma per il prossimo 14 luglio».