GAVORRANO – Quella odierna è stata la terza e ultima giornata di visite e incontri nel comprensorio delle Colline Metallifere per l’irlandese John Galloway del Copper Coast Geopark e per l’inglese Chris Woodley-Stewart del Noth-Pennines Geopark. I due esperti dell’European Geoparks Network (EGN), la rete globale dei geoparchi Unesco, hanno valutato il percorso compiuto negli ultimi 4 anni dal geoparco delle Colline Metallifere per stabilire, in conclusione, se il parco nazionale potrà restare dentro al network.
Grazie alla disponibilità dei vertici di Syndial è stata visitata in mattinata la galleria che conduce al pozzo Impero, a Gavorrano. Qui, proprio accanto alla sede direzione del geoparco, si estraeva pirite. Ancora una volta, come già accaduto per il Magma (a Follonica) e per il percorso museale di Massa Marittima, gli ispettori-validatori sono rimasti impressionati dall’eccellente stato di conservazione e dalla possibilità di fruizione dell’area mineraria. Sono state rivolte numerose domande alle guide e ai responsabili locali di Syndial, società del gruppo Eni che si occupa di risanamenti e ripristini ambientali, rivolgendo una forte attenzione alle specificità dei territori. A seguire la visita ai laboratori didattici della Finoria.
Ora, conclusa la visita, a Gavorrano e nel comprensorio metallifero si attende solo la buona notizia: la conferma della permanenza del geoparco nella rete Unesco da parte del comitato tecnico-scientifico dell’Egn. “Sono stati tre giorni molto intensi – commenta il presidente Luca Agresti – proprio come ce li aspettavamo. John e Chris si sono dimostrati competenti, curiosi, costruttivi. Noi crediamo che i presidi geologici e industriali del parco meritino di restare nel network europeo (che fa parte della rete mondiale) con il nome di Tuscan Mining Geopark. Ritengo che la conferma, qualora arrivasse ma non diamo nulla di scontato, rappresenterebbe un eccellente risultato per tutto il territorio sia per le difficoltà economiche che abbiamo affrontato nell’ultimo anno, sia per il rigore dell’inchiesta che è alla base del riconoscimento”.
Nel pomeriggio i sopralluoghi sono proseguiti a Poggio Mutti, nel territorio di Montieri, e a Monterotondo Marittimo, con la suggestiva escursione geotermica. In serata l’analisi definitiva della documentazione per la rivalidazione il cui esito si conoscerà nelle prossime settimane.
Agresti ha infine ringraziato l’intera struttura tecnica e amministrativa del geoparco, la Syndial, la Provincia di Grosseto e i Comuni del comprensorio per la disponibilità messa in campo, le guide e gli operatori economici e culturali che da anni lavorano al fianco del geoparco. Infine Slow Food per l’assistenza gastronomica studiata nel dettaglio e legata alla storia mineraria e alla memoria collettiva. Ieri la delegazione ha pranzato con la cosiddetta panierina del minatore.