di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Sel va verso la riorganizzazione a livello provinciale. Dopo le dimissioni preannunciate di Flavio Agresti, Sinistra Ecologia e Libertà entra in una fase transitoria che durerà circa 2 mesi. «E’ doveroso ringraziare Agresti per quanto fatto in questo anno e mezzo, in cui ha preso in mano il partito risollevandolo dopo gli stravolgimenti, con l’uscita di alcune figure – spiega Marco Sabatini del coordinamento provinciale -. Ha tenuto unito il partito in un momento difficile, rimettendolo al centro di tematiche locali molto importanti, come l’autostrada o le farmacia comunali. Resterà con noi, ma il cambiamento, oltreché fisiologico, era già stato ampiamente preannunciato». Ringraziamenti che vengono ripresi anche da Andrea Teti, assessore al Comune di Manciano e da Nicola Menale, esponente di Sel a Gavorrano: «Flavio ci ha aiutato a crescere e ci ha sempre dato una mano – dicono -, adesso ci impegneremo per questa fase di riorganizzazione che ci vedrà attivi tra i circoli e gli iscritti, perché tutto deve partire dalla base».
In ambito politico, invece, Sel che è reduce dall’esperienza positiva della tornata europea con l’adesione alla lista l’altra Europa con Tsipras, sposta il punto di vista su alcune questioni locali, su tutte quelle legate ai rapporti con il Pd. «La ferita di Magliano è ancora aperta – attacca Sabatini -, attediamo ancora chiarimenti, ma forse visto l’atteggiamento del Pd e l’imbarazzo per il boicottaggio palese nei confronti della nostra esponente Eva Bonini, non li avremo mai. Non cambieremo la nostra identità e la missione, che è quella di unire le forze di sinistra per costruire un soggetto utile alla politica del Paese e del territorio. Per questo il confronto con il Pd resta attuabile, ma a patto di mettere in piedi un rapporto basato su serietà e responsabilità».
Il tradimento di Magliano che ha generato un vero e proprio caso politico, resta quindi tema centrale a livello locale: «Un Comune che storicamente è sempre stato governato dal centrosinistra è stato consegnato alla destra travestita da lista civica – afferma Sabatini -, è evidente che il risultato delle primarie in cui Eva Bonini aveva superato il segretario dell’unione comunale del Pd Fausto Bandinelli, non è stato accettato. Il tradimento da parte di alcuni esponenti del Pd però, non è solo a danno di Sel, ma colpisce i cittadini di Magliano». I conti per Sel non tornano affatto: «La vicenda più allucinante riguarda proprio Bandinelli che dopo l’elezione si è dimesso da segretario dell’unione comunale ed è stato nominato, dal sindaco neo eletto Diego Cinelli, consigliere del Parco della Maremma». Un gioco politico dal quale Sel prende apertamente le distanze: «Non è una novità nel tempo delle larghe intese, in cui il Pd stringe accordi con coloro che ha sempre combattuto, noi però andiamo per la nostra strada – precisa Sabatini prima dell’ultima stoccata relativa a Grosseto -. Sarebbe paradossale, vista la girandola di dichiarazioni che ha coinvolto Felicioni, Borghi e Tei, se alle prossime amministrative cittadine il Pd stringesse accordi con la lista civica Grosseto Oggi. Certe cose è bene sottolinearle adesso e ricordarsele per il futuro».