GROSSETO – «La Maremma non diventerà certo la pattumiera nazionale delle scorie nucleari: anche senza Provincia dovremo vigilare e combattere per mantenere questo territorio integro e pulito, come è sempre stato». È la risposta del vicepresidente della Provincia Marco Sabatini alla lista dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha pubblicato i criteri per individuare l’area che entro il 2025 dovrà custodire 90mila metri cubi di rifiuti radioattivi. Su questi parametri l’Ispra indica 52 siti tra i quali anche la provincia di Grosseto.
«La Maremma ha saputo conservare un equilibrio ambientale invidiabile – afferma Sabatini -: ciò è stato possibile a causa di una lunga e dolorosa storia di miseria prima, che ha impedito o tardato la nascita di una industria pesante sul territorio, e grazie a recenti e coraggiose scelte di governo del territorio che, di fatto, hanno potuto consegnare un angolo di mondo incontaminato a noi e, soprattutto, a chi verrà dopo di noi. Ricordo inoltro che la Maremma è un luogo simbolo proprio della battaglia al nucleare, basti pensare alle lotte contro la centrale di Montalto di Castro e al più recente impegno nella vittoria del referendum».
«Queste grandi fatiche compiute in tutti questi anni hanno un valore enorme che non possono certo essere ora vanificate da scelte che piovono dall’alto come vere e proprie bombe distruttive – continua Sabatini -. La Maremma non diventerà certo la pattumiera nazionale delle scorie nucleari: anche senza Provincia dovremo vigilare e combattere per mantenere questo territorio integro e pulito, come è sempre stato. Per noi e per i nostri figli».