GROSSETO – Una nuova unità mobile per garantire la sicurezza sulle strade della Maremma e dell’Amiata, quella presentata oggi dal presidente Marras al prefetto, all’interno del più ampio Patto sulla sicurezza. Con più di 1800 chilometri di strade, la Provincia di Grosseto, infatti, gestisce la più ampia estensione viaria della Toscana. Oltre l’impegno costante nella manutenzione, l’Amministrazione ha concentrato investimenti e attenzione sulla sicurezza dei cittadini. Ed è per questo che si è dotata di adeguate e indispensabili attrezzature tecnico-specialistiche e logistiche come i misuratori elettronici della velocità di ultima generazione, che saranno indispensabili anche in tutte le operazioni di rilevamento e controllo di gran parte degli illeciti. Ma il nuovo strumento più importante è proprio l’ufficio mobile presentato oggi, che porta a due esemplari la dotazione della flotta provinciale: si tratta di un furgone accessoriato delle più moderne tecnologie – capaci di rendere disponibile nell’immediato tutti quegli atti e contatti necessari – e di un faro periscopico telepilotato, per garantire la sicurezza durante le operazioni notturne. A bordo, la dotazione comprende la stampante, la fotocopiatrice, lo scanner, il piano di scrittura, il narcotest, i vari kit per i più svariati tipi di impieghi e tutto quanto serva per il servizio d’infortunistica stradale. Infine, l’unità mobile ha anche l’etilometro e un pc collegato ad internet e alle maggiori banche dati elettroniche.
“Parlare di sicurezza stradale vuol dire parlare di un bene primario per i cittadini – commenta Leonardo Marras, Presidente della Provincia di Grosseto -. È per questo motivo che abbiamo messo in campo un progetto composito che vuol fare della sicurezza un valore condiviso. Siamo fermamente convinti che una condotta stradale più rispettosa delle leggi e più educata non debba essere avvertita come una limitazione ma come un elemento di sicurezza e tranquillità per tutti. Riteniamo, naturalmente, che i comportamenti scorretti e pericolosi debbano essere controllati ed adeguatamente sanzionati, ma quello che davvero vogliamo ottenere è una nuova, diffusa consapevolezza di chi si mette alla guida.”
Il Patto sulla Sicurezza non si limita infatti alla semplice lotta all’illegalità, ma, in maniera molto più completa, si articola sulla programmazione e pianificazione degli interventi, sulla prevenzione delle situazioni a rischio, sull’educazione alla legalità e sull’informazione costante dei cittadini. Il piano si basa anche sulla collaborazione interforce per tutelare e ridurre i fenomeni d’incidentalità e di sicurezza presenti sul territorio provinciale. Dopo i risultati concreti degli anni scorsi, la Provincia di Grosseto continuerà la collaborazione con la Prefettura di Grosseto per quel che riguarda la tutela della sicurezza e le operazioni di prevenzione dell’incidentalità.
“L’iniziativa che oggi presentiamo, insieme con l’Amministrazione provinciale, si riconduce al Patto per la Sicurezza sottoscritto il 19 dicembre 2012 – spiega Anna Maria Manzone, Prefetto di Grosseto -. L’introduzione di un nuovo etilometro costituisce e rappresenta una misura concreta vòlta all’azione di contrasto della guida in stato di ebbrezza, ma, nello stesso tempo, sottolinea, anche in questa occasione, l’importanza per la sicurezza del territorio di iniziative integrate. Il nuovo strumento acquistato consentirà controlli più efficaci soprattutto in vista della stagione estiva, periodo notoriamente segnato dal possibile aumento del rischio di incidentalità connesso al consumo di bevande alcoliche. È comunque mio personale auspicio che un’iniziativa del genere non sia recepita unicamente dai cittadini in un’ottica sanzionatoria e di controllo, bensì come un intervento di sensibilizzazione e promozione di una condotta di vita più sicura”.
“La sicurezza sulla strada va fronteggiata con un impegno corale e condiviso – spiega Patrizia Siveri, assessore alla Polizia provinciale -. Le azioni per garantire l’incolumità dei cittadini devono essere improntate ad una maggiore prevenzione, all’utilizzo ponderato e strettamente necessario degli strumenti repressivi e a un’integrazione più accentuata tra le varie forze. L’opera di controllo dell’intero territorio provinciale, oltre che dalle forze di Polizia Statali, può essere condotta in maniera importante proprio dalla Polizia Provinciale per quella parte riguardante in particolare la prevenzione. Il progetto, poi, continuerà a settembre con l’attivazione, da parte della Provincia, di un corso specifico di formazione sulla sicurezza ambientale rivolto a tutti i corpi di polizia.”