di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – La stangata per i grossetani è in arrivo, è quello che sostiene l’opposizione che, conti alla mano, prevede un balzello piuttosto pesante in merito alle tassazioni comunali. Il riferimento è soprattutto alla temutissima Tasi, in arrivo e con scadenza di pagamento al 16 giugno, oltretutto con l’aggravante della totale mancanza di detrazioni. «Così verranno colpiti tutti i cittadini, indistintamente – afferma Riccardo Megale della Lista Lolini -. Da un’amministrazione che si professa di sinistra e progressista non te lo aspetti di certo. Invece a Grosseto l’aumento delle tasse è proporzionale all’incremento di degrado, all’erba alta e alla scarsa manutenzione in cui la città viene abbandonata». L’aliquota Tasi prevede un prelievo sulle prime case che salirà del 60% rispetto al 2013, con una forte incidenza sulle tasche dei cittadini. «In pratica nelle casse del Comune entreranno 7 milioni e 40mila euro, ma a mio avviso non li incasseranno – spiega Claudio Pacella della Lista Lolini -, un po’ a causa dell’evasione fiscale vista l’assenza di controlli, un po’, purtroppo, per l’impossibilità a pagare di tanti cittadini strangolati nella morsa delle tasse. Discutibile la scelta di come distribuire questi soldi, ad esempio alla Protezione Civili verranno destinati solo 15mila euro, una cifra irrisoria».
«Questo è un massacro nei confronti delle tasche dei grossetani, compiuto dall’attuale amministrazione che applica sempre tariffe massime – precisa Luigi Colomba del gruppo misto -. Oltretutto siamo all’assurdo, perché alla fine di tutti i calcoli, chi ha più reddito catastale pagherà di meno. E’ mancata anche un’informazione chiara, perché viene chiesto di pagare subito la Tasi, concedendo solo 13 giorni utili per farlo, senza pensare ai tanti cittadini in difficoltà». Parla con i numeri, invece, Giacomo Cerboni del Nuovo Centro Destra: «Per quanto riguarda l’addizionale comunale Irpef, dal 2007 ad oggi ci sono più di 5 milioni prelevati dalle tasche dei grossetani, con un aumento del 172%. La serie di aumenti riguarda chi ha un fondo per attività commerciale, chi ha immobili improduttivi, e colpisce i possessori di una prima casa con un incremento dello 0,25%. Ciò che stupisce però, è la mancanza di detrazioni sulla Tasi». Un tema quest’ultimo che fa scattare il paragone con Siena: «Lì l’aliquota è dello 0,31%, più alta di Grosseto – spiega Cerboni -, però almeno hanno introdotto le detrazioni in base alle rendite e al numero del nucleo familiare. Ma questo è solo l’inizio – conclude -, ancora non sappiamo quanto ci faranno pagare per i rifiuti».