SCARLINO – Un sole splendido e un mare azzurro hanno accompagnato, questa mattina, l’avvio del progetto Vela Terapia 2014, l’iniziativa ideata dall’associazione Vela Insieme che, da diversi anni, organizza mini crociere in barca a vela nel Mar Tirreno con equipaggi composti da giovani con disabilità e normodotati. 14 i ragazzi, 7 a sviluppo tipico 7 diversamente abili, che sono salpati dal porto della Marina di Scarlino su tre imbarcazioni messe a disposizione dell’associazione. “Molte le novità di quest’anno” ha commentato il presidente dell’Associazione Bruno Brunone “ prima tra tutte il fatto che ogni equipaggio sarà composto anche da un educatore che potrà supportare i giovani in ogni momento della crociera. Ma non è tutto, con l’edizione 2014 si apre un nuovo percorso educativo: oltre alle normale attività di bordo, alle quali tutti sono chiamati a partecipare a seconda delle proprie inclinazioni abilità, abbiamo organizzato attività di socializzazione e artistiche tali da offrire ai ragazzi diversamente abili un’ulteriore forma di espressione per imparare a conoscersi e confrontarsi con gli altri”. Ad accompagnare i giovani oltre a un educatore lo skipper e l’aiuto skipper,
Cofinanziato dalla Regione Toscana e dall’Asl 9 di Grosseto, il progetto la consente ai partecipanti di instaurare una proficua convivenza grazie alla scoperta degli altrui, ma anche dei propri, limiti “Nello spazio ristretto della barca a vela l’arte del rispetto è fondamentale” ha aggiunto Brunone “questa esperienza rappresenta un prezioso momento di formazione anche per i normodotati futuri amministratori del nostro paese”. Ecco allora che rientra in quest’ottica, l’idea di realizzare un piccolo diario di bordo nel quale esprimere emozioni e sensazioni che diventeranno testimonianza di questo progetto, un progetto che si è trasformato negli anni in una ricerca scientifica con il supporto dell’Università di Pisa “Sono sorprendenti i successi ottenuti dai ragazzi, disabili e non, grazie a queste crociere. Lo testimonia il numero sempre maggiore di iscrizioni” ha concluso il Presidente “ Questo, sommato ai piccoli progressi dei giovani con difficoltà psichiche o motorie, all’aiuto alle loro famiglie e alla risposta positiva dei ragazzi a sviluppo tipico è i motore che ci spingono ad implementare il nostro impegno per dare risposte sempre più mirate e qualificate a tutti coloro che in qualche modo partecipano al Progetto Vela Terapia”.