di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Sul piatto ci sono 150 mila euro complessivi per 5 anni. E’ la somma investita dal Comune di Grosseto per la creazione di Agenzia Casa, uno sportello permanente che individuerà gli alloggi e contribuirà al 50% dell’affitto per le famiglie a basso reddito. in sintesi un nuovo strumento per controbattere il disagio abitativo e diminuire, al tempo stesso, il numero di case sfitte. «Il Comune sarà luogo d’incontro tra domanda e offerta – spiega l’assessore alle politiche sociali, Antonella Goretti -. Contiamo di aiutare almeno 20 famiglie con disagio abitativo, ma al tempo stesso daremo anche le necessarie garanzie ai proprietari degli immobili. Oltre a pagare, come amministrazione comunale, il 50% dell’affitto, ci impegniamo a fornire un controllo semestrale con l’ausilio della Polizia Municipale, in modo che le abitazioni non vengano danneggiate. Si tratta di un’ulteriore garanzia per chi dovrà affittare una casa di proprietà». Le famiglie interessate saranno scelte tra quelle residenti a Grosseto, con un reddito certificato tra i 1000 e 1400 euro mensili, con figli minori a carico, con familiari portatori d’handicap, giovani coppie o anziani.
«Pensare al disagio abitativo di 20 famiglie è un primo passo importante del progetto Agenzia Casa – precisa Demetrio Cozzupoli, presidente del Sunia -. C’è un disagio effettivo che a Grosseto riguarda centinaia di nuclei familiari. In futuro speriamo che sia possibile allargare questo tipo di offerta, ampliandola anche verso quella fascia di famiglie rimasta esclusa». Le organizzazioni che rappresentano i proprietari delle abitazioni hanno avuto un ruolo centrale nella stesura del progetto, varato poi dall’amministrazione comunale: «Avevamo proposto di inserire anche una riduzione di Imu per i proprietari delle abitazioni che mettono i loro immobili a disposizione di Agenzia Casa, ma non è stato possibile per il momento – osserva Paola Tamanti, presidente di Confedilizia -. C’è bisogno di maggiore dinamismo sul mercato delle locazioni e questo progetto di 5 anni fornisce a nostro avviso le giuste garanzie per chi decide di affittare. La riduzione dei canoni di affitto a vantaggio del disagio abitativo poi, rappresenta uno schema di accordo piuttosto interessante».
Nello specifico l’amministrazione comunale, successivamente alla firma tra le parti di un contratto di locazione agevolata, si impegna a pagare direttamente al proprietario il 50% dell’affitto, ponendosi come figura di doppia valenza: come contributore del pagamento e come luogo di scambio tra domanda e offerta. «Si tratta di una risposta concreta alla contraddizione che rileviamo su Grosseto, con tante case sfitte e altrettante situazioni di sfratti per morosità – puntualizza il sindaco Emilio Bonifazi -. Il disagio abitativo è un tema molto sentito dall’amministrazione comunale, l’introduzione di questo strumento si pone l’obiettivo di non incrementare il numero di coloro che finiscono sotto la soglia di povertà».