GROSSETO – Un record mondiale dell’azzurra Martina Caironi per chiudere nel migliore dei modi gli Italian Open Championships 2014 di Grosseto, meeting internazionale di atletica paralimpica e sesta tappa del circuito IPC Athletics Grand Prix, valido come Campionati Paralimpici Assoluti. Sui 200 metri T42, la sprinter delle Fiamme Gialle corre in 32”64 (+0.5): esattamente mezzo secondo in meno rispetto al suo precedente record iridato di un anno fa (33”14), ottenuto proprio sulla pista dello stadio Zecchini. «Ho superato me stessa ‐ sorride la 24enne bergamasca ‐ ed è bellissimo. In gara mi sono accorta che poteva arrivare un grande risultato. Non ci sono riuscita sui 100 metri per pochi centesimi, invece oggi ce l’ho fatta. Alla partenza mi è venuto uno sbadiglio e sentivo cedere il ginocchio, ma era un buon segnale, vuol dire che avevo la giusta tensione. Mi rendo conto che la mia corsa è più naturale degli anni scorsi, mi sono allenata di più e quest’anno punto a crescere ancora». Davanti alla velocista medaglia d’oro ai Giochi di Londra e campionessa iridata, si piazza Giusy Versace (Handy Sport Ragusa) che conquista il tricolore della categoria T43 in 30”23, dopo il primato italiano di ieri sui 100 metri. «Non ero troppo distante da lei, per questo ho capito che il record era alla portata: è quasi come avere una carota di fronte agli occhi e cercare di raggiungerla», scherza la Caironi mentre riceve i festeggiamenti dell’altra sprinter Alessia Donizetti (Omero Runners Bergamo), vincitrice del titolo T44 in 33”25. L
a rassegna di Grosseto finisce così con due record iridati, dopo quello ottenuto dal britannico Aled Davies durante la prima giornata (48.69 nel disco F42). Nelle altre gare della sessione conclusiva, Annalisa Minetti (Fiamme Azzurre) è di nuovo protagonista nell’impianto maremmano e completa gli 800 metri in 2’24”19, a poco più di due secondi dal record italiano, mentre Assunta Legnante (Anthropos Civitanova) fa atterrare il disco a 34.03, un metro in meno della sua miglior prestazione italiana F11. Secondo oro nei lanci per Oney Tapia (Omero Runners Bergamo), che si aggiudica il successo anche nel disco con 29.83. Arrivano poi, oltre alla Caironi, altri cinque record italiani: di nuovo per Deborah Orsi (Gsh Sempione 82) stavolta nel giavellotto F53 con 6.95, poi Giandomenico Sartor (Aspea Padova) sui 200 metri T54 con 27”18 (+1.7) in batteria, Giacomo Pilagatti (Anthropos Civitanova) nei 5000 metri T36 in 26’37”88, Ruggero Lauroia (Sportinsieme Sud Barletta) nel giavellotto F52 con 10.90 e Maria Rosaria Longo (Il Faro Onlus Siracusa) con 13.49 nel disco F38. Cade anche un primato europeo, per merito della russa Sofia Oksem nel disco F12 con 43.88. Grande agonismo nelle gare di sprint: sui 100 T43 il più veloce è lo statunitense Joshua Kennison in 11”66 ventoso (+2.2) e precede il tedesco Davide Behre, 11”89. Il sudafricano Arnu Fourie si prende la rivincita sui 100 T44 con 11”22 (+0.2) davanti allo statunitense Jarryd Wallace (11”30) e allo junior tedesco Felix Streng (11”37), vincitore ieri sulla doppia distanza. L’evento è riuscito a coinvolgere 320 volontari, che hanno vissuto un’esperienza all’interno di una manifestazione internazionale, organizzata dal consorzio Grosseto Sport Insieme (che comprende l’Atletica Grosseto Banca della Maremma) con la Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) e il Comune di Grosseto.
Tante le gare disputate in contemporanea: su pista, nei salti e in ben cinque pedane di lanci all’interno dello stadio Zecchini, più due al campo scuola Bruno Zauli, grazie all’impegno del Gruppo Giudici Gare della Fidal, con 340 atleti provenienti da ogni angolo del mondo. Presenti nella seconda e ultima giornata Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto; Paolo Borghi, vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Grosseto; Alfio Giomi, presidente della Federazione italiana di atletica leggera, e Sandrino Porru, presidente della Fispes che dichiara: «Questi campionati sono stati un’esperienza entusiasmante, dal record del mondo di Martina Caironi, immagine ed emblema della famiglia Fispes e del paralimpismo italiano, all’esordio del quattordicenne Riccardo Bagaini, speranza del futuro. Oltre ai grandi risultati sportivi conquistati, stavolta la medaglia più importante è sicuramente l’assegnazione degli Europei 2016 all’Italia e alla città di Grosseto, una grande sfida e un’ottima opportunità per lo sviluppo dell’atletica paralimpica. Sono sicuro che, con lo spirito di squadra dimostrato in questi giorni, potremo sicuramente dar lustro al movimento paralimpico mondiale ponendo l’Italia tra quei paesi in grado di dare un buon esempio in ambito sportivo che in quello sociale. Non posso esimermi dal ringraziare il Comune di Grosseto, l’Ipc, il Cip, la Fidal, il Comitato Organizzatore Locale Grosseto Sport Insieme, tutti i numerosi volontari e l’intera famiglia Fispes per essere stati capaci di organizzare questo straordinario evento».