CASTEL DEL PIANO – Dopo oltre un anno si è conclusa Se ami qualcuno dagli peso, la campagna di sensibilizzazione contro i Disturbi del Comportamento Alimentare promossa da Commissione Pari Opportunità provinciale, Asl9 Grosseto e Associazione Perle onlus.
All’incontro che si è svolto ieri, giovedì 29, nella sala consiliare del Comune di Castel del Piano hanno partecipato: Reana de Simone, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto, Mariella Falsini, presidente dell’Associazione Perle onlus, Fabio Maria Risolo, dirigente dell’Istituto Da Vinci/Fermi che raggruppa tutti gli istituti superiori amiatini e Romelia Pitardi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Castel del Piano,.
“Una bella giornata, – commenta Reana de Simone, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto – un incontro che segue al lavoro svolto con il liceo scientifico E. Fermi di Castel del Piano e che è la sintesi delle tante iniziative che abbiamo messo in campo in quest’ultimo anno. La prossima decadenza della Commissione, lascerà ampi margini per rinnovate collaborazioni affinché queste esperienze si moltiplichino”.
“Credo sia importante puntare sulla prevenzione dei disturbi alimentari oltre che riconoscerli come malattie sociali – continua Reana de Simone, presidente della Commissione provinciale per le Pari opportunità -, perché il primo aiuto alla persona in difficoltà deve arrivare dai contesti a lei più vicini, quello della famiglia, della scuola e degli amici”.
Se ami qualcuno dagli peso si è articolata in molte iniziative attraverso azioni di comunicazione multicanale: totem, adesivi e fogli informativi con i numeri utili esposti in scuole, farmacie e supermercati della città di Grosseto, “Penso positivo” agenda 2013, flash mob in bicicletta in occasione della giornata nazionale contro i disturbi alimentari, la presenza del logo per circa un mese sui cartoni di latte del Latte Maremma e, infine, un ciclo di incontri nelle scuole del territorio provinciale per sensibilizzare i ragazzi ad un corretto rapporto con il cibo.
“Quando tra enti pubblici ed associazioni di cittadini si crea una forte sinergia come in questo caso si possono raggiungere obiettivi importanti – commenta Mariella Falsini, presidente dell’ Associazione Perle Onlus -. Il più importante obiettivo, per noi, è far capire cos’è questa malattia e quali sono le sue gravi conseguenze, spesso un comportamento non sano con il cibo può essere anche la spia di malesseri che non si riesce ad esprimere in altro modo”.
“Abbiamo accolto con piacere l’iniziativa Se ami qualcuno dagli peso – spiega Fabio Maria Risolo, dirigente ISIS Da Vinci/Fermi – coinvolgendo le due classi prime del liceo scientifico di Castel del Piano, per il prossimo anno scolastico vorremmo proseguire il percorso in tutti gli istituti amiatini, perché è importante sensibilizzare i ragazzi ad un problema così grande e così diffuso come i disturbi alimentari”.
Per informazioni sulle attività dell’associazione Perle onlus e per saperne di più sui disturbi alimentari è possibile scrivere all’indirizzo: perleonlus@virgilio.it
I DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare)
I disturbi del comportamento alimentare sono una vera e propria emergenza. Si tratta di patologie psichiche, molto complesse, che in Italia colpiscono 2 milioni di giovani. Le forme più gravi, come la bulimia e l’anoressia, sono la principale causa di morte per le ragazze di età compresa tra i 12 e i 25 anni. I dati del 2012 sono allarmanti: ogni 100 adolescenti, circa 10 soffrono di disturbi del comportamento alimentare, e 1-2 soffrono delle forme più gravi di anoressia e bulimia.
La provincia di Grosseto non si discosta dal dato nazionale: nel territorio della Asl 9 sono colpite da anoressia 5 persone ogni 1000 abitanti mentre soffrono di bulimia tra le 10 e le 30 persone ogni 1000 abitanti, con una netta maggioranza, in entrambi i casi, delle femmine rispetto ai maschi.
Un’altra patologia che si sta diffondendo in Italia è la drunkoressia (assunzione di alcol in sostituzione del cibo per dimagrire).