a cura di Giulia Carri
DUSSELDORF – Irene 34 anni di Grosseto, è consulente IT a Düsseldorf, Germania, e per motivi di lavoro preferisce non pubblicare il proprio cognome, anche se tutti gli amici italiani la riconosceranno sicuramente subito dalla fotografia.
Hai studiato in Italia?
“Sì, mi sono laureata in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Pisa nel 2006. Poco prima di finire gli studi ho cercato e trovato lavoro a Milano, perché il mio ragazzo lavorava già là. Ho iniziato con uno stage nel settore dell’Information Technology – IT – per un’azienda tedesca, che ho conosciuto a una fiera del lavoro organizzata dal Politecnico di Milano, dove ero andata apposta per incontrare le aziende che cercavano personale.”
L’azienda ti ha assunta alla fine dello stage?
“Sì, dopo sei mesi di stage sono stata assunta e sono rimasta a Milano. In azienda mi sono trovata molto bene. La compagnia è molto grande e questo mi ha permesso di lavorare su molti progetti. Uno di questi era internazionale per cui sono stata molto a contatto con la sede tedesca, e lì ho cominciato a pensare di fare un’esperienza lavorativa all’estero.“
Quando hai deciso di partire?
“A novembre 2007 ho chiesto il trasferimento alla sede generale dell’azienda in Germania, che mi è stato dato appena si è presentata l’occasione e sono partita per Düsseldorf ad agosto 2008.”
Quanto pensavi di rimanere?
“Almeno due anni, che sono in effetti necessari per conoscere un’azienda, un nuovo paese e impararne la lingua. Anche il mio ragazzo ha trovato lavoro là e ci siamo trasferiti insieme.”
Parlavi già tedesco?
“Ho fatto un corso poco prima di partire ma ho imparato molto là, soprattutto sul posto di lavoro, dove tutti parlavano in tedesco! All’inizio non sentivo l’urgenza di imparare la lingua per comunicare e vivere in Germania, perché tutti parlano inglese, ma dopo poco il desiderio di conoscere davvero la cultura di questo paese mi ha portato naturalmente a studiare il tedesco.”
Come ti trovi in Germania?
“Benissimo, soprattutto a Düsseldorf che è una città culturalmente ricca e internazionale. Il contratto che avevo prevedeva il rientro in Italia, ma il mio ragazzo aveva un contratto permanente in Germania ed entrambi amiamo tanto la città, quindi abbiamo deciso di rimanere comunque.”
Hai cambiato lavoro?
“Mi occupo di consulenza adesso, sempre nello stesso settore dell’Information Technology. Il passaggio alla consulenza mi interessava già da un po’ di tempo, quindi ho cercato in quella direzione. Dal 2010 lavoro in un’azienda che fa consulenza per cui curo vari clienti internazionali. Mi ritengo fortunata perché la mia professione mi soddisfa e l’ambiente dove lavoro è molto stimolante e positivo.”
Cosa ti piace della società tedesca?
“È una società meritocratica e trasparente. Tutto è regolamentato e funziona. Quello che mi piace dei rapporti lavorativi invece è che sono molto diretti, non danno spazio all’interpretazione e, se qualcosa non va, se ne parla tranquillamente per trovare la migliore soluzione. Le tue capacità sono apprezzate e rispettate, così come la tua vita privata. Molto spesso non è richiesto di fare straordinari, anzi è apprezzato chi riesce a finire il lavoro nel tempo dato, dopo il quale nessuno si permette di disturbarti.”
E della loro cultura?
“I tedeschi sono meno freddi di quello che comunemente si pensa, forse ci mettono più tempo ad aprirsi, ma sono di un’incredibile umanità e correttezza. Mi piacciono anche le loro tradizioni, come i mercatini di Natale, bellissimi, ricchi di quell’atmosfera particolare e unica in Europa. Inoltre apprezzo molto il loro culto della colazione, che comprende dolce e salato ed è una gioia per gli occhi e il palato!”
Torni in Maremma?
“Il più possibile, per vedere la mia famiglia e i miei amici, che ovviamente mi mancano. Dopo tanti anni all’estero, ho rivalutato la bellezza delle mie origini e non voglio perderle.”
Cosa ti manca?
“Le bellezze naturali della Maremma. Rimango sempre affascinata da quanto è bella la nostra terra e ogni volta è un’esperienza piacevole tornare.”
Prevedi un ritorno definitivo?
“La mia vita lavorativa è sicuramente in Germania, quindi un ritorno per vivere in Maremma lo escludo, ma è la mia terra e un posto stupendo per tornare a riposarmi quando posso.”