di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Stefano Turchi torna in sella ed è pronto per affrontare una nuova avventura. Il Rally dei Faraoni 2014, vedrà ai nastri di partenza anche il centauro maremmano che da tempo si sta preparando all’evento. C’è da mettersi alle spalle il brutto incidente avvenuto in Marocco nel dicembre del 2012, quando era in testa alla Africa Eco Race e il sogno svanì improvvisamente, portandosi dietro tante conseguenze. Adesso Turchi si sente nuovamente pronto, allenato e in piena forma per catapultarsi in una nuova esperienza, già vissuta in passato, ma comunque ugualmente esaltante. Saranno 34 le moto presenti alla gara egiziana, i top team nella categoria delle moto hanno declinato l’invito a partecipare, lasciando via libera a team e piloti privati.
Una possibilità in più per “il cinghiale” Stefano Turchi che guida una pattuglia di piloti italiani piuttosto nutrita, tra cui spiccano Alfredo Procaccini, Giulio Napoli, Egidio Andreani, Maurizio Dominella e Carlo Seminara. Il favorito della vigilia però, è il boliviano Carlos Salvatierra che dovrà guardarsi le spalle dai venezuelani Nicolas Cardona e Rafael Eraso, e tenere a bada l’outsider, pilota degli Emirati, Mohammed Balooshi. Particolare la storia del sudafricano Jacobus Bosman Wessel che arriverà al Faraoni direttamente dal suo Paese: ha già percorso 7000 chilometri in sella alla sua moto, gliene mancano meno di 2000 per arrivare al El Gouna e prendere il via. Il prologo del Rally dei Faraoni, in programma il 19 maggio, è previsto sulla spiaggia. Seguiranno cinque tappe durissime che porteranno all’affascinate Luxor, per poi risalire lungo il deserto egiziano, attraverso le oasi di Dakhla e Baharija, con tradizionale arrivo alle suggestive piramidi di Giza il 24 maggio.