MASSA MARITTIMA – Sessanta scrittori, noti al grande pubblico, metteranno a disposizione il proprio tempo e il proprio sapere per dialogare con i detenuti. È la Settimana Nazionale della Letteratura in Carcere, promossa dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando per dare visibilità e concretezza alle tante esperienze che, in tempi e modi diversi, si svolgono nelle carceri italiane e al rapporto tra carcere e cultura.
Gli scrittori che hanno aderito all’iniziativa daranno vita ad un progetto di grande visibilità sui percorsi risocializzanti dei detenuti, incentrati sull’importanza della lettura e della cultura in un momento particolarmente critico per il mondo carcerario. Sessanta autori che saranno impegnati in una serie di incontri in cui illustreranno ai detenuti le loro opere, il loro modo di scrivere, il genere letterario a cui si ispirano o più semplicemente presenteranno un capolavoro della storia della letteratura a cui sono molto legati. Inoltre, raccoglieranno e faranno proprie le impressioni vissute nel corso di questi incontri, trasformandole in un racconto corale da scrivere insieme ai detenuti che sarà poi pubblicato nel sito del Ministero della Giustizia.
L’iniziativa rientra fra le “attività trattamentali” che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria intende rilanciare grazie a interventi tesi a formare o a consolidare nei detenuti quelle attitudini utili ai fini del loro reinserimento nella società civile.
Nell’ambito del progetto, lo scrittore Sacha Naspini incontrerà le persone detenute nel carcere di Massa Marittima il 14 maggio alle ore 15.00, per tenere la conferenza dal titolo “Come si costruisce un romanzo storico: le vicende di Giovanni delle Bande Nere”