CAPALBIO – «Già in precedenza il nostro gruppo di “Adesso per Capalbio” ha rifiutato altre proposte dei nostri avversari a confronti pubblici». Settimio Biancirdi motiva il suo rifiuto per ad un confronto con gli avversari. «Dato lo schieramento delle forze politiche in campo nel comune di Capalbio a questa tornata di amministrative, che ci vede attori protagonisti e sfidati da una parte da un ex-sindaco decaduto e dall’altro da un candidato di un partito anti-sistema, ci pare che prestarci a un incontro di questo genere sia superfluo e inutile, con il rischio che il tutto si riduca a un mero esercizio di arti oratorie»
«Per quanto riguarda il nostro rapporto con l’ex sindaco decaduto, ci preme ricordare che mesi or sono, quando mettemmo fine alla sua deludente amministrazione, proponemmo a lui e al suo seguito un incontro pubblico, che noi svolgemmo, raccogliendo com’è giusto anche il malcontento della popolazione, e al quale decise di non partecipare – prosegue Bianciardi-! In secondo luogo, v’è un problema di metodo: quando si organizza un dibattito pubblico, la cornice organizzativa, le definizione dei contenuti e la scelta delle modalità di intervento e, non ultimo, quella dei moderatori deve essere oggetto di negoziazioni preventive».
Il gruppo Adesso per Capalbio interviene poi sul tema dell’autostrada: «Il nostro gruppo crede che la parola debba essere data prima di tutto ai capalbiesi con un referendum consultivo. Nello specifico, pensiamo che la comunità di Capalbio non abbia bisogno di un’infrastruttura così invasiva che tagli il nostro amato territorio. E’ però vero che tale infrastruttura s’inserisce in un macro-corridoio che unisce Reggio Calabria a Oslo. Alla luce di ciò, un radicato senso di responsabilità ci impone di considerare anche interessi generali più ampi, italiani e pan-europei. Stupisce inoltre che il candidato sindaco del Partito Democratico a Capalbio, tornato oggi a opporsi all’autostrada – forse perché in campagna elettorale? – abbia delle posizioni così poco coerenti con quelle del passato e così in contrasto con quelle dell’attuale presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Vi sono inoltre delle questioni giuridiche non affatto irrilevanti: i comuni non hanno praticamente alcuna voce in capitolo, lasciando la legge tutto in mano a governo nazionale, regioni e province».
«Questo è il dibattito che ci interessa – conclude Bianciardi -: sulle idee, sulle proposte per ridare un futuro a Capalbio e non sui personalismi, sulle acrobazie da palco di chi, su questioni come autostrada o biogas, vuole ancora far credere ai capalbiesi che esse siano ancora nelle nostre mani quando, da tempo ormai, non lo sono più. Il contraddittorio, a noi, ci piace averlo con gli elettori, non con i nostri avversari-candidati, questi forse intimoriti dall’aver perso il contatto con i capalbiesi o magari volenterosi di fare un amalgama dei ‘due litiganti’».
E il confronto si svolgerà domenica 11 maggio, alle ore 21, nei locali dell’Associazione “Argento Vivo” di Capalbio Scalo. A “sfidarsi” il candidato sindaco della Lista “Capalbio”, Luigi Bellumori, e Luciano Piccolotti della Lista “Movimento 5 Stelle Capalbio”. Il confronto sarà condotto e moderato da Piergino Francavilla e Flavio Barile.