GROSSETO – Per affidare servizi in appalto e chiedere il rifornimento di prodotti le pubbliche amministrazioni fanno ricorso al sistema MEPA, il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione. In questa piattaforma i professionisti e gli imprenditori inserendo i loro dati e i loro preventivi rientrano così tra le aziende da contattare nel caso sia necessario affidare appalti e richiedere commesse. Una novità indispensabile da quando la legge impedisce alle pubbliche amministrazioni di scegliere e incaricare direttamente fornitori e ditte cui fare riferimento. «Peccato però che in molti casi il sistema in questione debba essere perfezionato – affermano da Confartigianato -: per esempio i professionisti, per iscriversi al MEPA, devono obbligatoriamente disporre di una partita Iva e dell’iscrizione alla Camera di Commercio, un aspetto penalizzante e che comporta delle spese per chi decide di farlo».
«Non solo: a chi si inserisce nel portale www.acquistinretepa.it il Ministero dell’Economia e delle Finanze chiede, oltre alla registrazione, anche dei preventivi precisi. Una richiesta cui può rispondere chi vende prodotti ma non chi offre servizi, soggetti a troppe varianti per poter stabilire a priori un prezzo – prosegue Confartigianato -. Quello che chiediamo al Ministero è di poter contare su una elasticità maggiore e di consentire l’accesso a tutti i professionisti. Inoltre sarebbe utile eliminare l’obbligo di prevedere un preventivo perché il rischio è, per chi offre un servizio, per esempio nel settore edile, impiantistico, di non poter quantificare con esattezza il costo della prestazione. Infine bisogna fare in modo di coinvolgere il maggior numero di imprese e professionisti in questo nuovo meccanismo perché purtroppo al momento, dopo mesi di sperimentazione, molti non sono ancora riusciti a comprendere l’importanza del MEPA e le opportunità lavorative che potrebbe offrire».
Confartigianato imprese Grosseto e l’Ordine degli Ingegneri di Grosseto «stanno facendo di tutto per avvicinare le aziende ed i professionisti maremmani al Mercato elettronico della pubblica amministrazione ma purtroppo, così com’è organizzato, questo sistema non ha ancora l’appeal che potrebbe avere. Per sensibilizzare il Ministero al problema abbiamo appena inviato una lettera a Roma in modo che le autorità ascoltino le nostre necessità e rispondano in maniera concreta».