ORBETELLO – Emiliano Baldi, giovani artista gavorranese, si aggiudica la terza edizione di Primal Energy, il premio internazionale d’arte contemporanea. Con la sua opera “Fabbrica”, il pittore e scultore maremmano è stato scelto tra i progetti di artisti e curatori under 35 provenienti da tutta Italia e dall’estero, in mostra alla Polveriera Guzman di Orbetello lo scorso sabato 26 aprile. Gennj Trentini, la vincitrice della scorsa edizione, ha passato il testimone, premiando il nuovo vincitore con l’attribuzione del Primo premio assoluto, un premio pecuniario di mille euro, la residenza artistica di 5 giorni sul territorio e la possibilità di realizzare un progetto site specific affiancato da un giovane curatore professionista.
“Emiliano Baldi ha avuto il coraggio e l’audacia della sperimentazione artistica – spiega Alessandra Barberini, art director di Primal Energy -. L’artista ha saputo esplorare una condizione umana che conosce bene, quella della fabbrica: nei suoi relitti post industriali costituiti della materia stessa di quelle realtà operaie abbandonate, compaiono archetipi di uomo, figure antropomorfe provenienti da una dimensione interiore astratta che diventa tangibile, fortemente materica sotto i nostri occhi, in bilico fra la presenza di una interiorità profonda, intima, poetica ed una rappresentazione della stessa, cruda, fortemente materica, al limite della tragicità.”
Tra gli artisti, menzione speciale per Antonio Barbieri – cui è andato anche il Premio della Giuria Popolare – Letizia Cruciani con “Meo”, Pamela Pintus con “Aramen”, Sofia Sguerri con “Tree Time” e Dalila Chessa con “Donna con bove”. Tra i curatori, menzione speciale per Diego Alfano, Chiara Balloni e Camilla Martinelli. I sei artisti e i tre curatori hanno vinto una residenza artistica sul territorio: un laboratorio di 5 giorni, seguiti ed affiancati dal team GAD, da cui nasceranno le idee e le ispirazioni per le opere che saranno presentate durante la mostra-evento di Primal Energy prevista per luglio 2014 alla Polveriera Guzman. Un’occasione speciale per artisti, curatori e location, poiché lo spazio espositivo della Guzman, per la prima volta, sarà dedicato interamente a progetti inediti pensati dai 6 artisti e 3 curatori under 35, giunti all’evento clou dopo un’accurata selezione e l’importante esperienza della residenza nella quale avranno avuto modo di conoscersi, ispirarsi, interagire e mettere a punto il lavoro.
La giuria del Premio era composta da Alessandra Barberini Storica e Critica d’Arte, curatrice indipendente, ideatrice ed Art Director di Primal Energy; Annamaria Petrioli Tofani Storica dell’Arte, Museologa, Ex Direttore Galleria Nazionale degli Uffizi; Marina Carmignani, Storica dell’Arte, docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze; Carlo Sisi Storico dell’Arte, Curatore, Ex Direttore Palazzo Pitti, Presidente del Museo Marino Marini di Firenze; Enrico Colle Storico dell’Arte, Curatore, Direttore Museo Stibbert; Daniele Cariani Architetto, Curatore e collezionista; Ilaria Magi, Storica dell’Arte ed Interior Designer; Flavio Renzetti Artista, fondatore del movimento Istintformativista; Franco Repetto Artista, docente Accademia della Belle Arti di Genova. Membri onorari Cinzia Tacconi, Assessore Provinciale alla Cultura e Monica Paffetti, Sindaco di Orbetello. Il concorso è ideato da Alessandra Barberini e realizzato dall’Associazione GAD Art Factory, con il sostegno ed il Patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Orbetello, Sistema Museale Musei di Maremma, Ente Parco Regionale della Maremma e Camera di Commercio di Grosseto. Fin dalla sua prima edizione, il progetto fa parte del MIC – Maremma in Contemporanea – circuito per l’arte contemporanea della Provincia di Grosseto.
Emiliano Baldi
Nato a Grosseto nel 1978, Emiliano Baldi vive e lavora tra Gavorrano e Firenze. Nel 1996 consegue la maturità artistica al Liceo Pietro Aldi di Grosseto e nello stesso anno si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si laurea nel 2001. Il suo percorso artistico ha avuto inizio con la pittura, in parallelo con l’incisione all’acquaforte. In tempi recenti è stato lasciato spazio anche all’arte scultorea, affascinato dalle infinite potenzialità dell’utilizzo creativo di materiali di recupero.