SCARLINO – «Alle provocazioni noi rispondiamo con i fatti». Così Marcello Stella, candidato sindaco del centrosinistra, replica alle affermazioni della sua avversaria. «Continua a cercare lo scontro, probabilmente perché è in difficoltà. Mi rendo conto che non è semplice parlare di un territorio che non si conosce e che non ci appartiene. Questo però non è il mio stile, e soprattutto non è quello di cui ha bisogno Scarlino. Il battibecco becero non porta a nulla. Scarlino ha bisogno di concretezza e crescita».
«Nell’ultimo quinquennio, nonostante la crisi, il sistema economico e produttivo del comune di Scarlino ha tenuto, sia in termini occupazionali che di crescita – precisa Stella -. Questo perché abbiamo sempre messo e continueremo a mettere il lavoro in cima alle nostre priorità. Per questo motivo creeremo uno sportello dedicato per monitorare costantemente la domanda e le opportunità occupazionali del territorio, come anche i finanziamenti per le imprese, comprese quelle individuali. Il turismo sarà una fonte di lavoro, il sistema dell’accoglienza con la riqualificazione e l’ampliamento dei servizi e delle strutture turistico ricettive di qualità e percorsi formativi per un’occupazione qualificata. Gli strumenti di pianificazione prevederanno aree di sviluppo compatibile che incentivi ed attiri attività produttive che attraverso accordi di programma, contratti di sviluppo, fondi europei creino nuove opportunità occupazionali».
«Per una volta vorrei sentire dalla mia avversaria, che peraltro non ho mai nominato, qualcosa di concreto – continua Stella –. Lei parla di Scarlino come di un malato terminale, lo trovo veramente offensivo, fossi in lei userei altri termini, non fosse altro per una questione di rispetto verso gli scarlinesi e verso chi soffre. Quanto al mio impegno politico che lei dice essere ventennale, in realtà sono 15 anni, cinque dei quali a fianco del sindaco Alduvinca Meozzi che lei stima. 15 anni, uno meno di lei, che ha iniziato come assessore alla cultura nel 1998».
«Per quanto riguarda poi il mio impegno nella Cgil , sindacato che lei tanto denigra – conclude Stella –, si guardi in casa: scoprirà tra i suoi alleati chi nella Cgil ha avuto ruoli di rilievo ben più importanti del mio».