Massa Marittima – È stato stroncato con un’operazione durata dieci mesi il traffico di eroina che da Pisa portava nell’alta Maremma più di mezzo chilo di droga alla settimana. Un giro d’affari di decina di migliaia di euro.
I carabinieri di Massa Marittima (nella foto il comandante, il Capitano Umberto Centobuchi) hanno arrestato nove persone, 22 quelle denunicate, 250 grammi di eroina sequestrata. I reati contestati sono spaccio e detenzioine di sostenze stupefacenti e favoreggiamento. Le prime indagini sono iniziate a gennaio 2011: il 26 ottobre l’ultimo atto con quattro arresti in esecuzione di ordini di custodia cautelare.
Il traffico di droga che ha interessato il quadrilatero Massa Marittima, Gavorrano, Follonica e Scarlino, era gestito da un gruppo di magrebini, per la maggior parte provenienti dalla Tunisia e residenti nel nord della Toscana. Sul territorio poi i nordafricani utilizzavano diversi fiancheggiatori, alcui tossicodipendenti della zona, che in cambio di una dose gratis aiutavano a cedere la droga, ad accompagnare gli stranieri e a fare da collegamento con i clienti.
I magrebini giungevano in Maremma con il treno. Per cedere le dosi di eroina, anche cinque grammi alla volta, sceglievano posti isolati in campanga o nei boschi. Un modus operandi molto accorto che ha reso difficile le indagini per i carabinieri costretti a nascodersi a loro volta nella boscaglia per documentare l’attività di spaccio.
L’episodio più cruento ad aprile scorso quando l’auto sulla quale viaggiavano una 23enne di Follonica e uno dei magribini di Pisa, ha forzato il posto di blocco dei carabinieri costringendo uno dei militari a schivare l’auto gettandosi a terra.
In manette sono finiti oltre alla ragazza che era alla guida dell’auto, due magrebini, la compagna italiana di uno degli stranieri al vertice del gruppo, un geometra di 32 anni e una commerciante di 27, un operaio di 34 e uno studente di 19 tutti di Follonica insieme ad un disoccupato 23enne di Scarlino.