di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Una interrogazione urgente in consiglio regionale sul tema della gestione della Laguna di Orbetello è stata presentata ieri dal vicepresidente della commissione ambiente del consiglio regionale, Andrea Agresti (Ncd), che chiede una risposta entro 60 giorni all’assessore competente all’ambiente, Annarita Bramerini, sul «dettaglio di spese e opere eseguite nel 2013 e su i perché dei ritardi, viste che le recenti dichiarazioni del sindaco di Orbetello Monica Paffetti parlano di costi di gestione diminuiti rispetto all’era commissariale e si venano di accenti polemici – dice il politico – questo ci suscita qualche dubbio perché o la Paffetti ha la bacchetta magica, e allora è un conto, o ci si chiede se tutto quanto era necessario fare è stato realmente fatto anche nel 2013. Insomma alla Regione chiediamo la lista dettagliata di ciò che è stato fatto. Questo perché la Laguna di Orbetello è fuori dal commissariamento e veleggia in gestione ordinaria verso l’istituzione dell’Ente Laguna. E, a ben sentire, sarebbero diminuiti anche i costi. Sì ma come? E perché si sono attese non una (quella scorsa) ma quasi due legislature regionali per approdare alla legge che adesso è ferma in parlamento e che avrebbe, a quanto pare, consentito di evitare le attuali difficoltà dovute alla fine del commissariamento?»
Le richieste del Ncd riguardano poi pompaggio, energia elettrica, alaggio, varo e tempi di attività dei natanti, sistemi gps e la questione dello smaltimento delle alghe, il pericolo sommerso che rischia di asfissiare la laguna. «Quali sollecitazioni la Regione Toscana pensa di muovere al parlamento – domanda ancora Agresti alla giunta regionale – affinché si sblocchi la proposta di legge che dovrebbe istituire l’Ente Laguna, legge già transitata per la scorsa legislatura oltre all’attuale che già volge al termine?» E sui soldi, poi? Anche su quelli l’esponente del Nuovo Centrodestra vuol vederci chiaro, e in particolare chiede di sapere innanzitutto «se le somme utilizzate provengano tutte dalle risorse residue dell’attività commissariale oppure da altre risorse e se le somme residue dall’attività commissariale effettivamente ancora da impegnare, pari a circa 11 milioni di euro, sono state tutte trasferite alla Regione Toscana e per fare cosa ».