di Sabino Zuppa
ISOLA DEL GIGLIO – Arriva tempestivo un nuovo intervento del dipartimento di Protezione Civile della presidenza del Consiglio dei Ministri sulle recenti polemiche riguardanti la rimozione della Costa Concordia. Ed avviene con parole forti e chiare, che sembrano bacchettare il sindaco del Giglio Sergio Ortelli ed il presidente della Provincia Leonardo Marras che si erano inalberati dopo le dichiarazioni di ieri: «Si è costretti a intervenire nuovamente facendo prima una premessa – dicono da Roma – la stessa della nota di ieri: il primo cittadino e l’intera comunità gigliese hanno ogni diritto a chiedere uno slittamento dei lavori di rimozione della Concordia a settembre, e questo sarà oggetto di discussione nel corso della prossima riunione del comitato consultivo e dell’osservatorio. Ma non ci sembra si sia detto nulla di gravità inaudita nei confronti del sindaco e della sua comunità».
«Ciò che ha stupito e profondamente amareggiato sono state le modalità con le quali si è appreso di questa esigenza. Ora partiamo da quanto detto da Franco Gabrielli, lo scorso 7 ottobre, durante l’incontro con la popolazione al Giglio: “La macchina non si è fermata, le attività stanno andando avanti e traguardiamo il primo semestre del prossimo anno per realizzare il sogno del Giglio. Ma non ci innamoriamo delle date”. Indicazione temporale chiara – si continua – ribadita ancora il 14 dicembre da Franco Porcellacchia nel corso di un incontro con la popolazione: “Abbiamo ipotizzato di dare il via alle operazioni preliminari galleggiamento, che consiste nella sistemazione dei 19 cassoni mancanti, nel mese di aprile, intorno alla metà. Questa tempistica consentirà di riportare in galleggiamento la nave entro il mese di giugno. Non ci si deve però innamorare delle date”. Anche questo mai messa finora in discussione da alcun rappresentante delle amministrazioni che a vario titolo fanno parte della struttura commissariale, Comune gigliese compreso».
«Motivo per il quale non è stato più convocato il comitato consultivo. Neppure nel corso delle riunioni dell’osservatorio di monitoraggio (dieci da dopo il parbuckling a oggi, riunioni alle quali ha partecipato anche il rappresentante del Comune del Giglio) è stato posto il tema dello slittamento temporale delle attività di rigalleggiamento. Dunque come certificano le dichiarazioni di Gabrielli di oltre cinque mesi fa – insistono – il mese di giugno non è stato annunciato nel corso della conferenza stampa del 10 gennaio scorso come erroneamente sostiene il sindaco, ma proprio al Giglio meno di un mese dopo l’attività di parbuckling. A ciò si aggiunga che la conferenza stampa alla presenza dell’allora Ministro dell’Ambiente aveva come argomento centrale un aggiornamento sulla gara per l’individuazione del porto di smaltimento, tema che per ammissione dello stesso Ortelli non è di interesse né suo né della sua comunità. Detto ciò, risulta complicato e scorretto accusare di mancanza di confronto e condivisione il commissario Gabrielli, non fosse altro che prima di prendere qualsiasi decisione che potesse avere un riverbero sulla vita socio-economica degli abitanti di Isola del Giglio non ha mai mancato di essere presente in incontri aperti nei quali fornire spiegazioni, ascoltare domande e dare risposte».
Ce n’è poi anche per Leonardo Marras: «Vogliamo rassicurare il Presidente della Provincia di Grosseto del fatto che le richieste e le preoccupazioni esposte dalla comunità di Isola del Giglio non verranno di certo ignorate – spiegano gli uomini di Gabrielli – ciò non è mai avvenuto e non accadrà neppure questa volta. A tal proposito, per martedì 25 marzo il commissario ha convocato il comitato consultivo allargato all’osservatorio: quella sarà la sede istituzionale opportuna per porre sul tavolo le valutazioni delle amministrazioni, di sicuro non sul porto di destinazione per la demolizione, argomento fuori dalle competenze della struttura commissariale».