GROSSETO – Esami in vista per il “Savoia cavalleria” che dal 17 al 28 marzo si confronterà con la brigata paracadutisti Folgore.
Il processo di trasformazione di “Savoia” in unità di cavalleria paracadutisti, unica nell’Esercito Italiano, avviato a settembre dello scorso anno, è giunto al primo importante traguardo intermedio: la “Folgore” dovrà valutare, nel corso di un’impegnativa esercitazione continuativa, se le “Cravatte Rosse” hanno acquisito e metabolizzato le capacità operative iniziali tipiche delle unità paracadutiste.
In altre parole, si dovrà verificare se il reggimento è stato in grado di istruire ed addestrare adeguatamente una prima aliquota di personale (circa un centinaio di cavalieri) ad essere impiegati e ad operare, a seguito di aviolancio con il paracadute, in un ambiente ostile interamente controllato da truppe avversarie, utilizzando le tattiche e le procedure tipiche dei paracadutisti. Il ruolo di truppe avversarie verrà interpretato dagli artiglieri paracadutisti del 185° reggimento di Bracciano, dai guastatori paracadutisti dell’8° reggimento genio di Legnago e da un’aliquota di personale del 6° reggimento logistico della Brigata “Folgore”.
L’esercitazione, che sarà quindi condotta simulando due fazioni in conflitto tra loro per il possesso di alcune posizioni di importanza strategica nel territorio maremmano, durerà due settimane e si svolgerà nell’area compresa tra Massa Marittima, Paganico, Grosseto e Gavorrano, ma non coinvolgerà in alcun modo gli agglomerati urbani. Pur se improntata al massimo realismo possibile, l’esercitazione non prevede lo svolgimento di attività a fuoco, ma solamente l’impiego di mezzi militari per il pattugliamento e il controllo del territorio. I paracadutisti saranno equipaggiati di tutto punto, ma le loro armi saranno scariche: per testare ulteriormente le capacità operative, si effettueranno lanci con il paracadute non solo di personale, ma anche di mezzi (più specificatamente, le moto Cagiva del reggimento “Savoia”) che verranno impiegati per la condotta delle attività sul terreno.
La “centrale di controllo” di tutte le attività, cioè la Direzione di Esercitazione, sarà allestita a Grosseto, all’interno della caserma di via Senese, sede del reggimento “Savoia Cavalleria” (3°): da lì, i nuclei di controllo della Brigata “Folgore” dovranno studiare e valutare tutte le attività di pianificazione, organizzazione e condotta dell’esercitazione da parte dei cavalieri paracadutisti. Una nuova impegnativa sfida per “Savoia” che è sempre più “Folgore”.