Era il maggio del 1999 quando due ragazzi dettero vita a “il Giunco”, il giornalino di Giuncarico.
L’idea di realizzare un piccolo giornale di paese era nata sulla spinta della pubblicazione di un breve volume sulla storia della chiesa del Santissimo Crocifisso di Giuncarico. Il volumetto fu stampato proprio in occasione della festa del Crocifisso che ogni anno si tiene la domenica più prossima alla metà di maggio e che celebra questo simbolo religioso legato all’identità dei giuncarichesi. La pubblicazione fu accolta da tutti i paesani come una iniziativa positiva e due degli autori di quel “libretto”, Daniele Reali e Gian Luca Bonucci, decisero di dare continuità al tempo all’impegno dedicati alla vita paesana con un nuovo progetto editoriale. Non si trattava più di scrivere soltanto della storia del paese o di alcuni episodi del passato giuncarichese, ma anche di raccontare mese per mese l’attualità, la cronaca, gli eventi di tutta la comunità paesana. Nacque così “il Giunco” – L’informatore locale, quasi un opuscolo mensile, stampato, rilegato e distribuito “in casa” senza tanti fronzoli né particolari aspettative.
Il primo numero de “il Giunco” fu un successo. Ne vennero stampate solo venti copie, ma in pochi giorni, forse un paio, andò esaurito e fu talmente richiesto che ne furono stampate, dall’oggi al domani, in seconda edizione, altre 60 copie. Che dire, la prima scommessa era stata vinta. Quel numero del maggio ’99 fu completamente redatto dai due “fondatori, Daniele e Gian Luca; tre soli fogli, sei pagine in tutto, che lasciavano però capire cosa sarebbe potuto diventare quel “giornaletto” di paese. Il mese successivo (Giugno, quando il paese inizia ad animarsi per la stagione estiva) il giornale era già diventato un’istituzione: si moltiplicarono le pagine e i contenuti, le rubriche e gli articoli e i collaboratori da due divennero 14, quasi una redazione da quotidiano.
Da allora “il Giunco”, per sei sette anni non si fermò più. Fu inaugurata la sede storica di via Bolzano (affacciata sulla piazza del paese), fu approvato il Foglio Costitutivo del giornale, fu pubblicato il sito internet e furono registrati i primi abbonamenti, anche all’estero.
Durante “gli anni del Giunco” in paese si respirava un’atmosfera particolare e l’uscita del giornalino, così tutti lo chiamavano, era ormai diventato per i giuncarichesi un evento da non perdere, atteso per un mese intero. Non mancarono le edizioni straordinarie e la pubblicazione di libri e volumi, non mancarono le critiche e gli attacchi; gli scontri con l’amministrazione comunale e i contrasti con le forze politiche: la stampa si sa, se da una parte unisce dall’altra divide, ma in fondo “il Giunco” un suo posto se lo era guadagnato. Volenti o nolenti tutti dovettero conviverci.
Dopo anni di presenza, di lotto, di articoli, di polemiche e di grandi risultati ottenuti, risultati che ancora oggi danno i loro frutti, l’avventura del giornalino si concluse. Tutte le cose hanno un inizio e una fine, sarebbe stato inutile fossilizzarsi a portare avanti una iniziativa, che forse dopo tanti numeri, oltre 65 (e 65 mesi sono davvero tanti per scrivere e combattere), era giunta a conclusione, lasciando però un’eredità importante al paese: la consapevolezza che a Giuncarico esisteva una comunità viva e vitale che aveva saputo alzare la voce in modo elegante e intelligente, originale e con una straordinaria volontà di lavorare insieme per costruire un futuro.