SCANSANO – Una giornata di rievocazione storica e riflessione si è tenuta a Scansano, dedicata agli assegnatari della riforma fondiaria dell’Ente Maremma. L’evento è stato organizzato da Anp-Cia e Cia-Grosseto, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Scansano, dell’Isis Leopoldo II di Lorena, del collegio dei periti agrari e periti agrari laureati di Grosseto e dell’associazione Proteo.
Il convegno ha messo al centro la figura dell’assegnatario, spesso trascurata nelle analisi e nei resoconti relativi alla Riforma fondiaria, varata dallo Stato nel 1950. Questa riforma ha interessato nove comprensori in Italia, con un totale di 743.220 ettari di terreno espropriati, di cui 178.800 nella Maremma Tosco-Laziale.
Giancarlo Innocenti, presidente di Anp-Cia Grosseto, ha dichiarato: “L’obiettivo, pienamente riuscito, è stato quello di raccogliere le testimonianze dirette, forse le ultime possibili in ragione del tempo che passa, di chi, con i propri sudori, speranze e delusioni, si è reso protagonista della realizzazione sul ‘campo’ di un’azione epocale per una Repubblica nata da pochi anni e un’agricoltura tra le più arretrate d’Europa. Non solo celebrazione, ma un serio tentativo di ‘mettere in cassaforte’ una memoria che corre il rischio di essere perduta”.
Durante la mattinata più volte è stato evidenziato il pericolo di perdere questa memoria storica a causa delle trasformazioni odierne negli assetti fondiari e negli orientamenti produttivi. Innocenti ha sottolineato: “La ‘controriforma’ in atto, ispirata quasi esclusivamente ad aspetti economici e speculativi, non è un progetto, bensì un semplice ‘divenire’ privo della minima programmazione, che espelle gli agricoltori che conoscevamo, quelli che curavano ambiente, territorio e paesaggio”.
Le testimonianze raccolte hanno amplificato questo grido di allarme, spingendo gli organizzatori a promettere un seguito all’iniziativa, pienamente supportato da
Cia – Grosseto, per affrontare temi cruciali come l’uso dei suoli, l’uso dell’acqua, la qualità delle produzioni e il mantenimento di un presidio territoriale.
Dopo l’introduzione di Giancarlo Innocenti, gli interventi di Enrico Vacirca, presidente regionale Anp-Cia e Claudio Capecchi, presidente Cia Grosseto, hanno portato alle conclusioni unanimi tratte dal professor Marcello Pagliai dell’Accademia dei Georgofili e da Anna Graglia, vicepresidente nazionale dell’ANP-Cia Agricoltori Italiani.
Grazie all’intervento del Comune di Scansano e alla determinazione della sindaca Maria Bice Ginesi, la giornata è stata arricchita dalla rappresentazione teatrale “Per una Manciata di Donne e Terra” della Compagnia Ensarte di Siena, una libera riduzione dal libro “La terra delle Donne” scritto dalla associata Luciana Bellini, eletta dai partecipanti ambasciatrice della lotta per scongiurare la perdita di un patrimonio culturale e socio-economico così rilevante.