CINIGIANO – «In un clima elettorale sempre più infuocato e rissoso, la risposta da parte del candidato della lista “Abitare insieme” Luciano Monaci (o da qualche suo collaboratore) al mio invito ad un confronto pubblico mi ha colpito per acredine e ancora di più sono rimasto sconcertato dal tentativo di colpire più la mia persona che il mio programma di governo».
Così il candidato sindaco Giovanni Lanzini della lista “Fare Cinigiano”.
«Ultimamente si prova a “buttarla in caciara”, abbassando così il livello del confronto: non sono così ingenuo. Questa modalità, sia con me che con la mia squadra di governo “Fare Cinigiano” però non trova sponda, mi dispiace. Il mio invito al candidato della lista avversaria per un confronto pubblico era e rimane ancora (qualora voglia ripensarci) quello del faccia a faccia fra candidati a sindaco, in quanto i consiglieri possono cambiare, dimettersi, essere sostituiti, ma non il sindaco, che rimane a tutti gli effetti il rappresentante e il garante del governo comunale».
«Vorrei altresì far presente al candidato Monaci che la mia intenzione resta quella di confrontarsi su temi importanti ed urgenti del nostro territorio quali: la sicurezza, l’agricoltura, l’incentivazione del polo industriale di Santa Rita e la presa di posizione dell’amministrazione comunale nei confronti del fotovoltaico, solo per citarne alcuni. La nostra gente aspetta urgentemente il confronto sui problemi reali e non sterili diatribe. L’episodio di violenza e danneggiamento a Sasso d’Ombrone di qualche sera fa, ad esempio, ci ricorda che la questione del controllo del territorio da parte dell’amministrazione di concerto con le forze dell’ordine è ineludibile, e dimostra il bisogno stringente di mettere in atto strategie e trovare soluzioni. Come è assolutamente da non sottovalutare il problema dell’agricoltura nel nostro Comune, che è stato escluso dalle aree aventi diritto all’indennità compensativa, così come invece riconosciuta a territori similari al nostro per altitudini non montane».
«Vogliamo parlare poi del polo industriale di Santa Rita, che attende risposte e rivalutazione da parte dell’amministrazione comunale che verrà? Il laboratorio tecnologico Certema che ne è il fiore all’occhiello, ad esempio, attende da tempo un segnale tangibile da parte dell’amministrazione comunale. E, per parlare di attese, la popolazione vuol conoscere anche con chiarezza quale sarà l’atteggiamento della prossima amministrazione comunale di Cinigiano nei confronti del pericolo di proliferazione degli impianti dei pannelli fotovoltaici, che, per noi, sarebbero destinati a stravolgere irreparabilmente le nostre aziende turistiche e agrituristiche».
«Questi dovrebbero essere i temi di confronto fra candidati a sindaco, spostando la lente di ingrandimento non tanto su un duello personale o a squadre, destinato a inaridirsi nei meandri di una polemica sempre più sterile e strumentale e concentrando invece il focus sui bisogni della nostra terra e della nostra gente. Il dibattito, quello vero, si fa sui temi di governo “senza se e senza ma” e la politica, quella con la P maiuscola, non deve mai abbassarsi al rango di rissa. Invece l’altro tipo di politica, quella con la p minuscola, serve solo ad alimentare la macchina del fango, che ho ricevuto e che, purtroppo, viene sempre messa in moto da coloro che godono nella pratica di questo sport nazionale».
«Così la mia disponibilità ad un confronto serio, diretto e senza intermediari, con Luciano rimane in essere e se l’altro candidato insisterà nella sua posizione me ne farò serenamente una ragione e continuerò a lavorare per il bene del Comune di Cinigiano».