GROSSETO – Quando sono in difficoltà, gli esseri umani accelerano la ricerca scientifica. Cure, soluzioni militari, soluzioni per l’ambiente, invenzioni per il miglioramento della vita. Un grande evento come il Covid, ha insegnato all’intera popolazione mondiale, quanto sia ingegnosa la mente per trovare soluzioni immediate ai problemi.
Un’equipe di scienziati europei ha sviluppato l’utilizzo di ceramica per produrre energia elettrica ma soprattutto idrogeno ed altri tipi di liquidi. Tutto ciò in maniera ecologica.
Inoltre si preavvisa un tipo di distribuzione sulla rete in modo molto più semplice e con meno spese. Il materiale utilizzato si chiama “perovskite” noto dagli scienziati per le ottime proprietà di raccolta della luce. Sostanzialmente, sotto sollecito, queste nanoparticelle generano elettroni e quindi corrente. Tutto ciò è aiutato dalla ricerca del team “stampa 3d” poiché le strutture, stampate appunto con tecniche speciali, raggiungono i 1500C e quindi permettono la generazione di combustibile.
Cosa più importante di tutti, questo materiale ceramico, dirà la sua in termini di durata e costi (bassissimi). Ovviamente a noi cittadini fa piacere sapere che ci stiamo impegnando a non inquinare ma la considerazione che faccio è la seguente: siamo sicuri che per non inquinare di più, stiamo già inquinando molto?