GROSSETO – “La sanità sta attraversando un periodo di particolare difficoltà, sia dal punto di vista economico che gestionale e, nonostante la Toscana abbia una buona credibilità, dovuta a un buon livello di erogazione delle prestazioni assistenziali, non è esente da problemi”. Simona Piccini, segretaria della Cisl Funzione Pubblica di Grosseto spiega così il motivo che ha indotto l’organizzazione sindacale ad inviare una lettera ai vertici dell’Asl Toscana sud est per chiedere chiarimenti circa l’organizzazione del personale.
“Negli ultimi anni – aggiunge Piccini -, forse anche a causa della pandemia, il nostro sistema è profondamente cambiato e non possiamo pensare di portarlo all’era pre-Covid. Dobbiamo però capire cosa è cambiato, cosa è possibile ridimensionare e su cosa è necessario investire”.
Al centro della lettera, firmata dai rappresentati della Funzione pubblica a livello di area vasta, alcuni temi che, negli ultimi mesi, hanno interessato i lavoratori. “Abbiamo sperato – precisa Piccini – che in questi mesi la situazione delle assunzioni si sbloccasse: il Piano del fabbisogno occupazionale del 2023 non è stato di fatto completato e le assunzioni del primo semestre 2024, approvate dalla Regione Toscana, contengono numeri, di fatto, irrilevanti per la risoluzione delle problematiche presenti. Questo comporta che, ogni giorno, riceviamo segnalazioni dai nostri iscritti sulle difficoltà organizzative e continue richieste di rientro per copertura delle assenze, con ripercussioni importanti sul benessere organizzativo, fisico e psicologico e sulla loro vita familiare. Questa situazione non può essere l’ordinarietà”.
Concertare insieme soluzioni concrete per l’erogazione dei servizi sanitari e per la tutela dei dipendenti sanitari che sono il fulcro della cura dei cittadini, è per la Cisl Funzione pubblica una priorità: “Per questo vorremmo – continua Piccini – avviare dei tavoli di confronto su base provinciale e delle riunioni in presenza, tramite anche la convocazione della Commissione paritetica di partecipazione, sull’organizzazione di stabilimenti, dipartimenti, aree, setting di ciascuna area provinciale, con l’obiettivo di avere un quadro più completo e trovare possibili soluzioni da attuare nel breve periodo, perché sebbene l’organizzazione sia di area vasta, le necessità dei territori sono diverse, soprattutto per quanto riguarda i centri più importanti, come l’ospedale Misericordia che, con il periodo estivo, si appresta anche a fronteggiare le necessità di visitatori e turisti. Se poi la normativa sanitaria e le risorse umane nuove arriveranno, anche con questi tavoli di confronto avremo la consapevolezza di come allocarli nei reparti al meglio”.