GROSSETO – Non è il più frequente ma è il tumore cutaneo sicuramente più importante a causa della capacità di diffondersi rapidamente in altri organi, se non individuato precocemente. Il melanoma rappresenta il secondo tumore più frequente nei maschi sotto i 50 anni ed il terzo più frequente tra le donne nella stessa fascia d’età. In occasione della Giornata Europea della prevenzione del Melanoma e altri tumori della pelle, che si celebra il 24 maggio, gli specialisti della Dermatologia della Asl Toscana Sud Est focalizzano l’attenzione sull’importanza della prevenzione come arma vincente per limitarne le conseguenze.
«Il nostro obiettivo – spiega spiega la dottoressa Camilla Peccianti, sostituto direttore Uoc Dermatologia – Ppoo Area provinciale Grossetana – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce di tutti i tumori della pelle e, in particolare, del melanoma in quanto l’individuazione e il trattamento chirurgico tempestivo consentono, nella maggior parte dei casi, di evitare la progressione della malattia. Il modo migliore per combattere il melanoma rimane la diagnosi precoce attraverso screening che ci consentono di individuare la malattia nelle sue fasi iniziali. Per una diagnosi precoce è importante l‘autoesame della superficie corporea».
«La prevenzione va fatta seguendo regole ben precise – spiega Peccianti -: ricordo che l’esposizione al sole in modo non corretto, insieme alla predisposizione genetica, è la principale causa di insorgenza del melanoma. Per questo si raccomanda di esporsi al sole con adeguate protezioni solari e, soprattutto in età giovanile, evitare l’esposizione ai raggi Uv artificiali di lampade e lettini abbronzanti. Importante prima di esporsi al sole è l’impiego di creme con fattore di protezione solare adeguato ricordandosi però che la protezione, anche se con Spf alto, va rinnovata se si suda, dopo un bagno e comunque dopo alcune ore se vogliamo che abbia efficacia. Il nostro invito è di esporsi al sole usando la testa: protezioni solari alte, evitare le ore centrali quindi meglio dalle 8 alle 10 e dopo le 16 sempre facendo uso di creme con fattore di protezione solare».
Ma quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma? «Un numero elevato di nevi – spiega Peccianti -, la presenza di nevi atipici, determinate caratteristiche fenotipiche quali l’avere i capelli e la pelle chiari, le esposizioni intense e intermittenti ai raggi Uv naturali, specie se avvenute in età giovanile, ma anche una familiarità per melanoma e pregressi carcinomi cutanei».
Come si fa la diagnosi? «Da tempo non è più possibile per il medico di medicina generale prescrivere la mappatura dei nei – spiega la dr.ssa Peccianti -. Il nuovo Pdta regionale sul melanoma ha individuato un nuovo percorso nel quale è lo specialista dermatologo a decidere sulla necessità di effettuare la mappatura. Il medico di medicina generale può richiedere una visita di valutazione dei nevi per quelle persone che sono a rischio e cioè che hanno una familiarità di melanoma e qualora il neo abbia cambiato dimensioni e forma. Quando i pazienti arrivano nei nostri ambulatori, grazie all’accuratezza garantita dai dermatoscopi manuali, noi specialisti effettuiamo una valutazione dei nei e, solo successivamente, decidiamo se procedere con la mappatura. In caso di nevo sospetto il dermatologo con l’ausilio di strumenti diagnostici di secondo livello può richiedere l’asportazione della lesione per esame istopatologico e, in caso di conferma della natura maligna, il paziente viene inserito nel percorso di cura e follow up».
I dati
Nell’area provinciale aretina i numeri evidenziano 198 casi di melanoma diagnosticati e trattati nel 2023 contro i 140 del 2022. Nell’area provinciale grossetana nel 2023 i casi con melanoma sono stati 145, nel 2022 sono 82. Nell’intero territorio della Asl Toscana Sud Est il numero totale degli interventi di chirurgia dermatologica legata alla prevenzione oncologica nel 2023 sono stati 5117, nel 2022 sono stati 4356 e 3923 nel 2021.
Questi i dati degli interventi di chirurgia dermatologica legata alla prevenzione oncologica suddivisi per aree provinciali:
Anno 2023:
Area provinciale aretina: 2206
Area provinciale grossetana: 2911
Anno 2022:
area provinciale aretina: 1762
Area provinciale grossetana 2594
Anno 2021:
Area provinciale aretina: 1508
Area provinciale grossetana: 2415