FOLLONICA – «Non ci sto a essere accostato strumentalmente a tali azioni. Mi indigna il fatto che chi mi conosce, sebbene si trovi nel campo avversario, possa chiedermi di prendere le distanze da episodi di questo tipo. Come se alla mia persona fossero associabili o attribuibili comportamenti deplorevoli di questa fattispecie. Mi candido per essere il sindaco di tutti, con l’idea di offrire un futuro migliore a Follonica e ai follonichesi».
Così Matteo Buoncristiani risponde a quanti gli stanno chiedendo di prendere le distanze dagli attacchi avvenuti via social rivolti ai suoi avversari da parte di figure anonime e profili fake.
«Sono io la prima vittima di questo triste episodio – sottolinea Buoncristiani – e cercare di coinvolgermi in prima persona è un altrettanto deplorevole tentativo di strumentalizzazione da parte di chi sa benissimo che l’aggressione e la denigrazione non rientrano nel nostro stile e non ne condividiamo né termini né i mezzi».
«Per quanto ci riguarda – sottolinea il candidato – esercitiamo il nostro diritto di critica in modo puntuale e costruttivo, rimanendo sui contenuti e mai permettendoci di offendere nessuno, tantomeno i nostri avversari. Episodi così spiacevoli danneggiano più noi, tirati in ballo in modo improprio e inopportuno, e la nostra immagine, piuttosto che i destinatari degli attacchi. Per questo siamo i primi a dissociarci e chiedere che venga fatta chiarezza. Volerci tirare per la giacchetta è offensivo, sia per noi che per gli elettori».
«Infine – conclude il candidato – vogliamo sottolineare che continueremo con forza a condannare iniziative offensive e denigratorie e mai saremo i promotori di una campagna di odio che, invece, di riflesso ci è stata lanciata contro. Ci candidiamo per essere gli amministratori di tutti e per offrire a Follonica e ai follonichesi un futuro diverso, proiettato verso una dimensione posta al di fuori dalla vecchia contrapposizione ideologica destra-sinistra. Un futuro da costruire tutti quanti insieme. Questo al di là degli steccati dell’appartenenza politica. Per questo non accettiamo che gli avversari tentino di offuscare la nostra proposta attraverso una campagna di propaganda assurda e con pretesti assolutamente poco credibili».