ARCIDOSSO – Fare rete, programmare, consolidare e rilanciare: sono queste le parole d’ordine che scandiscono il programma di governo di Arcidosso con cui la lista civica capitanata da Guendalina Amati, “Rinasci Arcidosso”, intende portare il cambiamento in Comune.
«Per amministrare bene – dice Guendalina Amati – si deve partire dalla consapevolezza che pubblico è ciò che mira al bene comune e la centralità dell’individuo, dell’impresa e, quindi, il lavoro sono i presupposti necessari per guardare al futuro, aiutando i giovani a crescere e a realizzarsi nello studio e nel lavoro in questo territorio. La cooperazione tra pubblico e privato può dare possibilità di successo ai vari progetti in cui si articola la programmazione dell’Ente pubblico, proprio per questo vanno rivisti i rapporti tra tutti coloro che operano nel sistema pubblico e di gestione delle risorse a disposizione del territorio. E’ essenziale infatti che le risorse siano assegnate in modo da garantire la massima efficienza ed efficacia agli interventi in cui si concretizza la loro destinazione. Questo si può realizzare solamente se tali risorse vengono preventivamente inserite in un piano a medio e a lungo termine, che diano vita a piani di minore ampiezza nel tempo ma di maggiore specificità, che consentano di realizzare eventuali interventi correttivi in corso di attuazione. In questo modo si potrà uscire dalla stagnazione che da anni avvolge il nostro Comune».
«Per fare rete si intende uno specifico approccio alle problematiche – prosegue Amati – e, per tornare ad essere attrattivo, Arcidosso dovrà strutturarsi come una “rete”, caratterizzata da connessioni infrastrutturali e di trasporto ma anche immateriali, attraverso un recupero identitario, la considerazione in termini di sistema di tutti i settori e delle strutture come la sanità, il commercio, lo sport, l’imprenditoria, la cultura e il turismo, una nuova metodologia amministrativa e gestionale dei processi organizzativi, la realizzazione di sinergie tra produttori di servizi e cittadini, la valorizzazione in un’ottica sinergica delle singole vocazioni e delle peculiarità territoriali».
«Fondamentale, inoltre – aggiunge la candidata – è la programmazione e la pianificazione strategica per il rilancio del Comune: l’attività amministrativa deve essere capace di rispondere alle esigenze della comunità, coordinandosi in una logica di pianificazione strategica in cui si innestano i singoli interventi».
«Per consolidare e rilanciare l’esistente – dice ancora Amati – è indispensabile ripensare lo sviluppo futuro della nostra economia, cercando soluzioni e risposte al nostro interno, consolidando le nostre eccellenze e valorizzando i nostri talenti. Altrettanto indispensabile è rilanciare l’innovazione, favorendo ed incrementando l’intero comparto della ricerca scientifica attraverso un riposizionamento competitivo delle imprese presenti che potrebbero agganciarsi ai trend di sviluppo più evoluti come le nuove energie e la robotica. Renderci più competitivi significa essere capaci di attrarre nuovi investitori, per far questo è indispensabile che le nostre Istituzioni contribuiscano a creare le condizioni di contesto che rendano più agevole il fare impresa, ma anche che ci sia qualcuno che svolga in modo autorevole l’attività di scouting e cioè l’attività d’individuare potenziali investitori che vogliano insediarsi sul nostro territorio».
«Importante sarà anche lavorare su forme di partenariato pubblico-privato – conclude la candidata – sviluppando le opportunità che le nuove norme consentono per gli enti Locali, facendo rete con le altre amministrazioni comunali per sinergie che possano valorizzare i progetti più importanti. Le risorse andranno ottimizzate e utilizzate per progetti che garantiscano una reale promozione e che abbiano una ricaduta concreta nell’economia. Il rilancio della nostro economia passa anche attraverso la riorganizzazione della macchina amministrativa comunale così da ridurre le complessità burocratiche, i tempi amministrativi. Creare quindi un Comune vicino al cittadino».