MASSA MARITTIMA – “Prendiamo atto con piacere che il candidato Sandro Poli si unisca alla nostra proposta di ripristino del distretto delle Colline Metallifere utile anche per il rilancio dell’ospedale di Massa Marittima”. Inizia così la replica di Andrea Vinciarelli, candidato sindaco di Vivere Massa dopo le dichiarazioni di Poli sulla sanità.
“Il percorso su questa idea, come è nata e come si è sviluppata, arriva da lontano. Sul tema del distretto socio-sanitario – aggiunge Vinciarelli – mi sono attivato in prima persona con azioni portate alla condivisione di cittadini e istituzioni. Ricordo per questo gli incontri promossi a Massa Marittima per presentare la proposta e gli approfondimento in merito e, soprattutto è da evidenziare, la raccolta di ben 2.500 firme consegnate personalmente al presidente della Commissione Sanità della regione Toscana. Sempre su questo tema ho chiesto e ottenuto un’audizione a febbraio di quest’anno, alla commissione regionale che ha preso atto della richiesta coinvolgendo quindi il massimo livello regionale che può decidere in merito”.
“Poi – conclude il candidato di Vivere Massa – come la questione distretto sia direttamente collegata al funzionamento dell’ospedale di Massa Marittima che, come affermato da tempo, necessita di particolare attenzione e merita il mantenimento di un ruolo prioritario nell’ambito della zona nord e delle zone limitrofe per garantire i livelli di cura e attenzione ai cittadini”.
Sulla questione intervengono i rappresentati del Comitato elettorale Vivere Massa. “Fanno sorridere le dichiarazioni del candidato della lista per l’alternativa – dicono -. È facile saltare su un tema come quello della salute dei cittadini che è stato ben chiaro e sviluppato da anni per farci una campagna elettorale e vendere un lavoro fatto da altri come proprio. Ma negli anni passati Poli non era proprio impegnato all’interno delle istituzioni e politicamente con il Pd che portarono, nel 2018, allo smantellamento delle zone distretto per confluire nel Coeso Società della Salute? E come mai in quegli anni, quando poteva fare qualcosa, grazie ai ruoli che ricopriva, non si è mai opposto a questa operazione e perché allora non ha fatto battaglie per la riduzione di servizi e posti letto nell’ospedale e in difesa della sanità territoriale? Insomma è facile oggi far sentire la propria voce e metterci la faccia solo per acquisire consensi grazie soprattutto al lavoro fatto da altri”.