MARINA DI GROSSETO – «Polemiche strumentali e che si fondano sul nulla. È bene conoscere la realtà dei fatti per dare un giudizio su una vicenda che da l’ennesimo spunto di riflessione su quanto sia radicato il vizio provinciale di guardare al proprio orticello senza una valutazione d’insieme». Così rispondono ad Ascom Confcommercio e Cofesercenti dall’organizzazione dell’evento di Triathlon che «da quasi dieci anni porta in Maremma migliaia di sportivi nei week end di maggio e settembre».
«A Marina, che piaccia o non piaccia a chi si è lamentato in modo sterile – continuano dall’organizzazione -, nel week end c’era il deserto, non per i motivi addotti ma per ragioni che chi si lamenta farebbe bene a indagare con spirito critico. Il deserto con in mezzo un’oasi di 700 atleti con annessi e connessi in termini di genitori e addetti, il che fa più di mille persone senza le quali, quel deserto, avrebbe fatto un rumore ben più assordante delle polemiche».
«Le strade non erano assolutamente chiuse, ma a traffico controllato a Marina di Grosseto: se si voleva raggiungere ogni punto di Marina lo si poteva fare senza problemi, nella fascia tra le 12.30 e le 14.00, attendendo, nel momento clou della manifestazione, al massimo 5-10 minuti il via libero da parte della polizia municipale che ha svolto un ottimo lavoro di messa in sicurezza e coordinamento. Se poi ci verrà detto dalle forze politiche che portare eventi in Maremma al costo di pochi minuti di ritardo per qualche grossetano nell’andare a pranzo è un costo insopportabile, ne prenderemo atto, ma sappiamo già che così non sarà perché proprio tali forze hanno da sempre lavorato di concerto per volere il bene di un turismo sportivo che si nutre di queste manifestazioni. E pure la comunità, in quanto la ProLoco è stata parte attiva nell’evento con la diffusione di info e la fornitura di premi agli atleti, a dimostrazione che quelle che parlano sono voci fuori dl coro» prosegue la nota.
«L’unica strada chiusa per mezz’ora al passaggio dei corridori era il Cristo, come tra l’altro ampiamente diffuso dal comunicato pubblicato sui media: una chiusura che porta un ritardo netto di pochi minuti per coloro che vengono deviati sulle altre due direttrici che portano a Marina, ovvero Trappola e Collacchie. I paventati percorsi alternativi andrebbero a passare dentro Marina, eliminando stalli per i parcheggi, gravando sulla viabilità e scontentando i residenti: crediamo che sia un’ipotesi peggiorativa anche se non abbiamo preconcetti e siamo pronti al dialogo».
«Il lungo mare di Marina è stato popolato di bambini che erano uno spettacolo degli occhi: stiamo scrivendo fiumi di parole che hanno impedito di concentrarci sulla cronaca di un evento che ha visto la vittoria del campione italiano di Triathlon Davide Catalano, atleta di casa, e della realtà di un movimento grossetano, quello di SBR3, che con i suoi piccoli atleti sta facendo parlare di se in tutta la Toscana. Ma non su queste pagine. È un peccato».
«Tornando al focus – continuano dall’organizzazione – una cosa è certa: ci si deve mettere in testa che gli eventi possono portare al sacrificio di piccoli interessi particolari, è così dappertutto: in Romagna, per fare un esempio, si organizza a luglio e agosto senza problemi, noi ci muoviamo in punta di piedi a maggio e settembre inoltrato e siamo criticati. Proveremo a concertare non con la politica ma con qualcuno più in alto per fissare un anno prima un week end nuvoloso o pensare a far nuotare gli atleti a febbraio. Del resto anche a Dubai organizzano gare di sci a gennaio».