CIVITELLA PAGANICO – In una sala gremita, nei locali de La Casina di Paganico, Alessandra Biondi ha presentato la sua candidatura a sindaco di Civitella Paganico per il terzo mandato. Il nome della lista “Progetto Comune 3.0” segna una continuità, ma mette l’accento su un obiettivo più grande di evoluzione e cambiamento per il territorio.
Anche la scelta del luogo della presentazione è stata determinata dalla «volontà di dare valore a una delle tante opere realizzate dall’amministrazione Biondi nell’ultimo mandato. La Casina infatti è una struttura polifunzionale che costituisce un luogo di incontro e rappresenta sicuramente una risposta importante per una comunità da sempre molto attiva sul piano sociale e dell’associazionismo».
Biondi ha sottolineato come la «volontà di proseguire per un terzo mandato sia stata ponderata attentamente, ma come sia stata quasi una “necessità” dettata dal tempo sospeso degli anni di Covid che non hanno permesso di portare a compimento quanto invece era stato inserito nei programmi di governo. Molto è stato fatto – ha detto Alessandra Biondi – ma tanti progetti sono ancora in cantiere e dovranno essere messi a sistema nei prossimi anni per garantire a tutto il territorio comunale una visione con al centro le esigenze dei cittadini».
Biondi si presenta con una squadra fatta da tante persone nuove, con esperienze trasversali e che si sono messe a disposizione della comunità per questo progetto. Due le riconferme: Lorenzo Rossi, attuale vicesindaco e Alberto Savoi consigliere di maggioranza di grande esperienza. Per il resto la soddisfazione più grande è quella di avere dato spazio a giovani con tanta voglia di fare per il loro territorio.
Ecco i nomi dei candidati:
Franco Angiolini; Marco Bertaccini; Marco Lorenzoni; Chiara Martini; Fabio Monaci; Andrea Raffaelli; Lorenzo Rossi; Alberto Savoi; Benedetta Zuffi.
«Progetto Comune 3.0 è stata presentata a Paganico. Seguiranno incontri con i cittadini anche negli altri borghi del comune per continuare un confronto diretto e concreto con il territorio» conclude Biondi.