ORBETELLO – “Non riusciamo a capire il senso dall’ articolo pubblicato sui quotidiani di ieri a nome del gruppo consiliare di minoranza Alternativa Orbetello” afferma l’amministrazione comunale in una nota.
“La difesa del nostro presidio deve avvenire a tutela della salute pubblica al di là dei colori politici. È veramente inopportuno parlare di campagna elettorale sfruttando la sanità. Mai ci siamo permessi di mettere in discussione questo, ma visto che siamo stati chiamati in causa vogliamo chiarire pochi semplici punti”.
“La sanità non è competenza diretta dell’amministrazione comunale, ma il buon senso insegna che una buona collaborazione può aiutare a gestire situazioni critiche. Sì, perché purtroppo che la nostra sanità, non solo il nostro presidio ospedaliero, presenta delle criticità è cosa ormai nota (non solo all’amministrazione) per cui le possibilità di “manovra” sono veramente poche. La nostra attenzione è sempre stata alta, ultimamente un po’ di più visto che anche le rassicurazioni date dal governatore Giani (non verrà chiuso nulla nel presidio di Orbetello) hanno comunque evidenziato qualche cedimento”.
“Facciamo presente al gruppo Alternativa Orbetello che nessuno ha mai parlato di una telefonata al dottor Forti, noi non siamo abituati a fare cose per facciata. Abbiamo avuto incontri in presenza col direttore sanitario, così come abbiamo avuto un confronto col presidente della conferenza zonale. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando nell’interesse di tutti. È disdicevole leggere simili affermazioni, soprattutto quando arrivano dopo che le questioni sono già state affrontate. Da sempre siamo disponibili al confronto e molto sensibili alla critica (sé costruttiva)”.
“Invitiamo i consiglieri di minoranza a prendere contatto con noi, l’assessore alla sanità Silvia Magi sarà ben lieta di aggiornarli sul lavoro svolto e altrettanto disponibile a discutere di eventuali altri percorsi da condividere per migliorare la situazione Il tutto nel rispetto dei ruoli, ricordando quanto sopra espresso: la gestione della sanità coinvolge altri enti, non possiamo decidere noi chi fa cosa, turni di lavoro compresi”.