FOLLONICA – Primo dibattito davanti ad un pubblico per i candidati a sindaco Matteo Buoncristiani, Franca Ciani e Andrea Pecorini: si sono confrontati al Casello idraulico lunedì 13 maggio, all’interno di un incontro voluto e organizzato da Cna Grosseto. Quasi tre ore in cui ciascuno di loro ha potuto esporre la propria visione sul futuro di Follonica, soprattutto in merito alle attività produttive e ai piani di sviluppo. Ad introdurre la serata e a porre le domande ai candidati sono stati Riccardo Breda, presidente di Cna, e Anna Rita Bramerini, direttore di Cna.
«Grazie ai candidati per aver accettato questo invito – ha dichiarato Breda -. Il grande interesse che si è creato attorno a questo incontro dimostra l’attenzione che i cittadini hanno per questa tornata elettorale. Follonica è sicuramente un attore principale per quanto riguarda le attività produttive della provincia, non solo per il mare ma anche per le piccole e medie imprese».
«Non voglio usare il termine governare – ha esordito Franca Ciani -. Preferisco il termine condividere, perché è questa la nostra prospettiva, la prospettiva di Democrazia sovrana e popolare, una condivisione di tematiche che devono essere portate sul tavolo di lavoro. Il nostro progetto ha obiettivi precisi, verso una “Follonica in festa” per cinque mesi, che dovranno essere sfruttati per costruire una città da vivere, comprendere e organizzare, coinvolgendo i giovani e tutti gli esercenti».
«Abbiamo una chiara visione di crescita per la nostra città – ha affermato Andrea Pecorini -. Siamo qui per amministrare e per farlo serve competenza, capacità e tantissima dedizione perché questo è un territorio complesso e va gestito in maniera efficace. Follonica è una città turistica con una matrice fortemente industriale e artigianale, con un tessuto commerciale molto forte, da sviluppare. Nel nostro programma abbiamo messo al centro tre questioni: lavoro, giovani e casa. Abbiamo in mente una nuova pianificazione della città: con l’approvazione del piano operativo partirà tutta una serie di azioni concrete per dare impulso al territorio».
«Quello che voglio fare – è intervenuto Matteo Buoncristiani – è mettere il cittadino al centro. Dobbiamo ricordarci che Follonica è nostra, è delle persone che la vivono dodici mesi all’anno. Secondo noi ad oggi la città è ferma, trascurata sotto molti punti di vista, con strumenti urbanistici scaduti da anni e senza un piano del verde. Servono poi interventi sulla sicurezza, in ottica non di repressione ma di prevenzione, e servono politiche abitative serie in modo che i giovani follonichesi possano rimanere e risiedere qui. Dopo che avremo messo il cittadino al centro di tutto, allora turismo, imprese e artigianato si svilupperanno di conseguenza».
Il dibattito si è poi spostato sulla zona industriale, argomento sul quale Pecorini ha evidenziato come il progetto di riasfaltatura sia già in corso, con la fine dei lavori prevista per il 2025-2026, pur ammettendo che lo studio commissionato ha subito ritardi, mentre Buoncristiani ha reputato insufficiente l’operato del Comune perché «quel tipo di asfalto non risolve la problematica degli allagamenti, ma rende la strada impermeabile. La mia idea è quella di riqualificare con nuove tecniche, creando strade permeabili, con aree verdi che permettano al terreno di assorbire l’acqua». Buoncristiani propone poi di investire in uno sviluppo verticale dei capannoni, per creare nuovi spazi ed eliminare il problema dell’eternit presente nei tetti. Temi cari anche a Ciani che, al contrario di Buoncristiani, si dice favorevole alla conversione di uffici in appartamenti in zona industriale per combattere l’emergenza abitativa e perché «siamo contrari alla cementificazione. Nuove costruzioni potrebbero diventare altre seconde case, per questo preferiamo recuperare delle situazioni già esistenti, anche per andare incontro a chi ancora è in cerca della prima casa».
Dibattito acceso poi sull’imposizione fiscale e in particolare sugli aumenti previsti per la Tari. Buoncristiani ha qui criticato la gestione della raccolta rifiuti con i nuovi cassonetti proponendo, soprattutto per il centro città, l’installazione di cassonetti interrati. Ciani ha dichiarato di voler andare incontro ai cittadini e alle imprese, sia balneari sia in altre aree, abbassando dove possibile le tasse comunali, mentre Pecorini ha ribadito come gli aumenti dipendano dall’autorità nazionale (Arera) e siano legati all’inflazione e al costo del servizio. «Sono 700mila euro di aumento – ha dichiarato Pecorini -. Il Comune è riuscito a fare un’operazione di recupero crediti e ad ottenere 200mila euro, cosicché gli aumenti sulla Tari saranno di 500mila euro. Con la Tari paghiamo raccolta rifiuti e pulizia strade, gli impianti, la pulizia della spiaggia e gli ispettori ambientali. Abbiamo sempre cercato di razionalizzare e di abbattere il costo per andare incontro alle attività».
In tema di rigenerazione urbana ci si è poi concentrati sulla zona dell’ex Ilva, con Ciani anche in questo caso favorevole al riutilizzo delle strutture già esistenti, soprattutto per progetti riguardanti i giovani. «C’è già un protocollo di intesa firmato e se dovessi diventare sindaco prenderei in mano la situazione – ha detto Ciani -, ma credo che la valorizzazione di alcune zone debba comunque essere fatta, proprio per concedere ai giovani di avere spazi e attività proprie». Una proposta, quella di investire sui giovani in relazione agli spazi dell’Ilva con start-up e luoghi per fare impresa, condivisa in linea generale da tutti i candidati. Qui Pecorini ha evidenziato i piani per il recupero di diverse strutture in disuso e per la riqualificazione dell’intera area non solo per eventi culturali, come già avviene, ma anche per fare spazio a laboratori di impresa con residenze casa-lavoro.
Dal centro si è passati poi a parlare del litorale, del turismo e della complicata questione delle concessioni balneari legata alle politiche italiane ed europee. Alla fine della discussione c’è stato spazio anche per alcune domande dal pubblico. Un incontro, quello di Cna, che è servito a mettere in chiaro le diverse visioni dei candidati e ha permesso ai molti cittadini presenti di approfondire le varie proposte in vista delle elezioni che si terranno l’8 e il 9 giugno.