ROCCATEDERIGHI – Diranno che è tutta colpa de Il Giunco.net. È stato proprio il quotidiano della Maremma, infatti, che ha dato lo spunto per il murale che sarà svelato domenica 12 maggio nel centro del paese.
La Proloco locale, una volta letta la leggenda del Sasso di Fredi tra le chicche de Il Giunco (QUI potete ascoltare il podcast di Camilla Ferrandi), ha deciso di ingaggiare Carlo Cialli per rappresentarla con un’opera monumentale. Il talentuoso designer maremmano, dopo un brillante percorso all’estero è tornato in Maremma da qualche anno e nel raccontare dell’opera si lascia trascinare dell’emozione. «Il murale cerca di racchiudere la storia dei due innamorati finita tragicamente ma che la natura torna a celebrare ogni anno – dice Cialli – posso dare poche indiscrezioni prima che sia visibile a tutti, ma posso certamente dire che per me è stato un vero onore rappresentare una leggenda del territorio nel paese dove è ambientata. Farlo con un murale è ulteriormente significativo: si tratta di un tipo di opera che spesso si vede nelle metropoli e che, invece, trova il suo ossigeno anche nei centri più periferici dal sapore storico e medievale».
Con la Bandabardò nelle orecchie e la Maremma nella tavolozza
“Ho la testa che mi dice, di andare a colorare, i muri delle case, da non abbandonare” cantano i versi di “Ho la testa” una canzone dei Bandabardò che Cialli ha ascoltato spesso durante la composizione del murale. «Ho colorato un paese che fa parte del territorio in cui sono nato e in cui abito – dice Cialli – Sembra una cosa banale, ma anche solo raccontarlo mi emoziona. Dopo aver letto la mail con la quale la Proloco di Roccatederighi mi invitava a realizzare l’opera, un anno fa, la scelta del muro è arrivata da sola: mi si è parato davanti, non potevo ignorarlo, così l’ho scelto e mi sono messo all’opera. Sono venuti anche tanti bambini delle scuole a vedere cosa stavo realizzando, la loro gioia nel cercare di scoprire in cosa si sarebbero trasformati quei disegni e quei colori, del tutto nuovi nel loro paese, e indescrivibile».
Cialli, dopo essere stato in Francia, Londra e in Portogallo collezionando preziose collaborazioni anche con designer di fama mondiale, è tornato in Toscana per far brillare anche il suo territorio. Ora, dopo un periodo di dura lotta contro un male che lo ha tenuto ostaggio di un letto di ospedale per qualche mese, torna con un’opera monumentale che sembra quasi un segno di rinascita. «Quando si collezionano importanti esperienze all’estero per alcuni “tornare a casa” può sembrare una marcia indietro – dice Cialli – Ma credo non si tratti di una rinuncia. Credo sia più una ricerca di nuovi linguaggi, di nuove strade che evolvono. Qui sono a casa mia e renderla più ospitale, bella, colorata, rinvigorire la gioia nei cuori delle persone di questi luoghi, probabilmente non ha prezzo. Nessun altro successo lo avrebbe, neanche nella località più “in” del mondo. E le esperienze umane che ho avuto modo di fare in questo ultimo periodo, mi hanno aiutato tanto a raggiungere questa consapevolezza».
La Maremma brilla vivace nel murale di Cialli dedicato alla leggende del sasso di Fredi. Per l’opera, casualmente, Cialli ha scelto di dividere il murale in due coppie di accostamenti principali: il rosso-verde e il verde-blu. Tonalità che ha scoperto successivamente appartenere rispettivamente ai paesi di Roccatederighi e Sassofortino, proprio quelli teatro della leggenda.
Ma ora basta anticipazioni, ora non rimane altro che aspettare domenica. Il giorno in cui il sipario sull’opera calerà, aprendola a paesani e turisti. Per altre anticipazioni e informazioni è possibile consultare le ultime informazioni sul portale web di Carlo Cialli.