GROSSETO – Si parla di lavoro e delle grandi riforme sociali degli anni Sessanta e Settanta al Polo universitario grossetano: sabato 11 maggio, a partire dalle 9:30, nell’aula magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano si terrà il seminario formativo patrocinato dal Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura, che organizza ogni anno la campagna nazionale “II maggio dei libri”.
“Durante il seminario, attraverso i contributi multidisciplinari offerti dai relatori, verrà proposta un’analisi della condizione lavorativa ed assistenziale di un Paese in pieno boom economico ma ancora alle prese con importanti iniquità civili e sociali – dichiarano gli organizzatori -. In una ottica comparativa con la condizione italiana presente, verranno affrontati i temi della riforma pensionistica e del suo carattere universale, la promulgazione dello Statuto dei Lavoratori ed il superamento delle gabbie salariali territoriali che, grazie alle intuizioni di Giacomo Brodolini, porteranno a fondare un nuovo welfare focalizzato sul principio della sicurezza sociale promossa dallo Stato. Tutti argomenti, quelli proposti all’interno dell’evento formativo, oggi prepotentemente ritornati al centro della cronaca parlamentare e dei programmi di governo del Paese”.
– Paolo Borioni, docente di Storia delle Istituzioni e dottrine politiche (Università di Roma – La Sapienza);
– Luciano G. Calì, giornalista e mediatore civile, esperto di Diritto patrimoniale e morale;
– Lorenzo Gaeta, docente di Diritto del lavoro (Università di Siena);
– Paolo Passaniti, docente di Storia del Diritto, esperto di Diritto del lavoro (Università di Siena).
Le conclusioni saranno affidate alla professoressa Maura Mordini del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena, ad introdurre i lavori la prolusione di Monica Pagni, segretaria generale della Camera del Lavoro di Grosseto: «L’11 luglio del 1969 moriva a Zurigo il socialista Giacomo Brodolini, universalmente riconosciuto tra i padri dello Statuto dei Lavoratori. Sindacalista nella Cgil, esponente del Partito socialista, Brodolini divenne ministro del Lavoro nel 1968 e lavorò duramente affinché lo Statuto dei lavoratori venisse approvato. Morì pochi mesi prima. A lui i lavoratori devono moltissimo. Il suo ultimo discorso pubblico rimarrà quello tenuto pochi giorni prima, nel giugno del 1969, al VII Congresso della Cgil e al movimento sindacale nel suo complesso, durante il quale pronunciò queste parole; “un concreto, sicuro, deciso punto di riferimento, non solo per il mondo del lavoro ma anche per tutti coloro che credono nei valori della democrazia e nei valori della libertà di cui storicamente, del resto, nel nostro paese il mondo del lavoro è sempre stato portatore”».
L’evento è organizzato insieme alla Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana in collaborazione con l’Università di Siena, il Polo universitario grossetano, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, la Confederazione generale italiana del lavoro e l’organizzazione formativa Working Class Hero OdV. La partecipazione è libera e gratuita, assistendo al seminario gli iscritti agli albi professionali patrocinanti potranno inoltre conseguire crediti formativi attraverso preregistrazione: https://www.formazionegiornalisti.it/giornalisti/corsi/dettaglio/a45f8c46-59e4-491b-899d-2296f2446cf3