ORBETELLO – Grande preoccupazione, da parte dell’amministrazione comunale di Orbetello, per la notizia di un prossimo trasferimento di due medici dall’area medica del San Giovanni di Dio verso altre strutture.
Gli amministratori lagunari sono venuti a conoscenza dei trasferimenti a seguito dell’incontro tenutosi con il direttore sanitario, il dottor Massimo Forti, a cui è immediatamente seguito un confronto con il presidente della Conferenza dei sindaci delle Colline dell’Albegna.
“Esprimiamo disappunto e forte preoccupazione per l’attivazione di un percorso di mobilità, che prevederebbe il trasferimento di due medici di area medica del San Giovanni di Dio – dichiarano dal Comune -. Rivolgendoci ai dirigenti dell’azienda sanitaria, sottolineiamo che quello di Orbetello è un territorio ad alta vocazione turistica e che, durante l’estate, vede triplicare il numero di presenze rispetto ai residenti, per cui, secondo il nostro parere, non è possibile prevedere mobilità in questo periodo”.
“Una procedura di mobilità in questo momento – prosegue l’Amministrazione comunale – comporterebbe un serio rischio di collasso della struttura ospedaliera di Orbetello, la quale rappresenta l’unico punto di accesso ospedaliero anche per molti altri comuni vicini, che in estate vedono incrementare notevolmente le presenze, tra cui Monte Argentario, Capalbio, Isola del Giglio, per citarne solo alcuni e senza contare gli accessi dell’alto Lazio”.
Per questo gli amministratori comunali chiedono con forza al direttore generale dell’azienda sanitaria di bloccare le mobilità e di tornare a discuterne, se necessario, dopo settembre. Diversamente, oltre ad esprimere la propria contrarietà, l’amministrazione lagunare chiede di avere un piano operativo che garantisca gli accessi al Pronto Soccorso, il corretto funzionamento della guardia medica, la copertura dei reparti e tutto ciò che non può essere gestito in programmata.
“L’amministrazione comunale di Orbetello – concludono dal Comune – ribadisce una preoccupazione seria per una situazione molto delicata rispetto a una difficoltà oggettiva nella quale possono ritrovarsi a lavorare gli operatori sanitari e ai disagi che si troveranno ad affrontare cittadini e turisti e per i quali l’amministrazione annuncia che non farà sconti a nessuno”.