ROCCASTRADA – Si chiama Roccastrada progressista la lista di Mario Gambassi candidato a sindaco a Roccastrada sostenuto dal Movimento 5 Stelle e da Rifondazione comunista.
Una collaborazione, quella tra Gambassi il Movimento 5 Stelle e Rifondazione, che parte da lontano. «Dalle elezioni comunali del 2019. La lista era composta da attivisti del Movimento 5 Stelle, da persone civiche e da persone di destra, con un progetto alternativo a chi aveva governato il Comune fino al 2019. All’insediamento del Consiglio comunale mi misi a disposizione di rappresentare (qualora lo avessero voluto) gli esclusi dalla tornata elettorale, sempre che le loro aspettative rispecchiassero il nostro programma, in quanto ero candidato sindaco di una lista civica e tale sono rimasto per l’intera legislatura. Anche con Rifondazione ci fu piena collaborazione da subito. Insieme alle mozioni della lista civica, ho portato in consiglio le mozioni suggerite da Rifondazione comunista soprattutto su temi ambientali. Con Rifondazione Comunista si è rafforzata la collaborazione soprattutto derivata dagli eventi di politica nazionale che si sono succeduti dal 2019 ad oggi».
Da qui nasce la lista che si presenterà ai cittadini nella tornata elettorale dell’8 e 9 giugno prossimo: «Una lista progressista e di sinistra, antifascista, rispettosa della Costituzione». La partecipazione è uno dei principi cardine come più volte ribadito da tutti. Gambassi parla dei «comitati di frazione che sono custodi del territorio e possono fare da collegamento tra territorio periferico e centrale. Per governare Roccastrada con occorre essere politici rampanti, ma validi amministratori di un condominio di 9mila persone. Serve conoscenza, serietà e competenza».
Soddisfatta di questo accordo con il M5S la segretaria di Rifondazione comunista Stefania Amarugi: «Ricalca quanto avvenuto già in altre province. Vogliamo risolvere i problemi dei cittadini nella loro quotidianità; se non vogliamo che i piccoli centri restino disabitati devono essere appetibili per le persone. Essere primo cittadino è quel che è il senso della politica: fare qualcosa per i cittadini. Non solo come trampolino di lancio per futuri incarichi più remunerativi o più prestigiosi. I comuni non sono feudi».
«Abbiamo stilato un accordo programmatico nero su bianco in cui abbiamo fissato il campo di gioco – precisa Giacomo Gori per il Movimento 5 Stelle -. Un impegno formale, scritto. Gambassi è la persona più idonea a portare avanti questo programma politico a Roccastrada». Poi Gori loda il nome della lista “Roccastrada progressista” «Il mondo sta cambiando: pensare a un progresso economico, sociale e politico è più difficoltoso nei piccoli comuni dove viene a mancare la partecipazione della cittadinanza penalizzata dai numeri delle comunità».
Una delle candidate della lista, Manuela Lelli, agronoma, precisa: «Sono indipendente: voglio ringraziare l’opportunità che mi viene data e mettermi a disposizione di tutto il territorio».
Renzo Salvestroni, anche lui candidato, precisa: «presto ci saranno anche le europee oltre alle amministrative: noi non daremo indicazioni di voto, ma chiediamo di privilegiare quelle forze politiche a favore della pace».
Infine Renzo Tronconi militante di Rifondazione comunista «sin dall’inizio» racconta: «Mi candido per la prima volta, anche se ho sempre fatto politica da quando avevo 16 anni. Questa lista è composta da uomini e donne che vogliono contrastare la deriva di una politica sempre più autoritaria che tende sempre più a indicare una persona sola per risolvere i problemi. Noi invece abbiamo individuato un collettivo che possa mettere a fuoco le problematiche delle frazioni e pensare come risolverle. Ad esempio costruire comitati di frazione, recuperare il senso della partecipazione per il bene comune. Oggi manca questa possibilità per i cittadini, di partecipare e fare sentire la propria voce con progetti e critiche. Una comunità che crei un lievito perché tutti possano crescere. Le leggi elettorali purtroppo vanno in un altro senso sebbene sappiamo cosa porti avere un uomo solo al comando, basta pensare al periodo fascista».
La lista verrà presentata alla cittadinanza domenica.