GAVORRANO – La maggioranza di Gavorrano torna sulla questione Tari e replica a Chiara Vitagliano, consigliera di opposizione del gruppo “Noi, per Gavorrano”.
“Nell’ultimo Consiglio comunale – spiegano i consiglieri della maggioranza – sono state portate due delibere che riguardano l’approvazione del Pef (Piano economico finanziario) e di conseguenza delle tariffe Tari. Il Pef dei rifiuti è stabilito da Ato (organismo con maggioranza di centrodestra) in base alle normative dettate da Arera (Ente nominato dalle commissioni parlamentari) e per Gavorrano nel 2024 è risultato di 2.497.830 euro con un aumento del 5,49% rispetto al 2023”.
“Questa amministrazione ha lavorato per fare sì che l’aumento non avesse conseguenze troppo elevate per i contribuenti e le famiglie – vanno avanti dalla maggioranza -, soprattutto quelle più numerose: coloro che negli anni precedenti avevano subito aumenti consistenti vedranno riequilibrato il loro contributo. Questo è stato possibile utilizzando un accantonamento di 60mila euro proveniente dal recupero dell’evasione al fine di calmierare tali tariffe e ridurre l’aumento dal 5,49% al 2,65%”.
“L’aumento generalizzato sarà quindi distribuito su tutti gli utenti in modo variabile in base ai componenti del nucleo familiare. Siamo consapevoli che dobbiamo lavorare per far sì che il costo dei rifiuti sia sempre meno impattante per i cittadini, e a tal proposito abbiamo già previsto un accantonamento di 90mila euro per il prossimo bilancio consuntivo da approvare nel mese di maggio”.
“Pur consapevoli della situazione e dell’aumento che si presenta nostro malgrado come nella maggior parte dei comuni della provincia, siano essi amministrati dal centrosinistra o dal centrodestra (vedi Grosseto e Scarlino), vogliamo rassicurare la cittadinanza che, oltre a lavorare per ridurre le tariffe già dal prossimo anno, le cifre di aumento sono comunque state contenute il più possibile”.
“Alla luce di quanto detto – continua la maggioranza -, risulta imbarazzante l’uscita della consigliera Vitagliano, che non perde mai occasione per dimostrare tutta la sua impreparazione amministrativa e la sua inadeguatezza al ruolo ricoperto, oltre al livore di chi pensava di aver già trovato una seggiola da occupare alle ultime elezioni”.
“Le proposte da lei avanzate risultano o impossibili da applicare o di scarsissimo impatto per il seguente motivo: per apportare una modifica alla tassa di soggiorno, sarebbe stata necessaria una variazione di bilancio ed una al Dup con parere del revisore, ciò impossibile con un Pef pervenuto al Comune il 22 aprile, a fronte di una delibera da approvare entro il 30 aprile. Con le sue parole conferma quindi che la mancata proroga del Governo da lei difeso a spada tratta avrebbe comunque influito negativamente sull’attività amministrativa”.
“Tutto ciò sarebbe stato fatto sulla previsione di entrata della tassa di soggiorno e ridotto a scopo prudenziale dato che il gettito effettivo lo abbiamo con i due versamenti di luglio e novembre. Quindi fino a novembre non ci sarebbe stata la certezza del gettito stesso”.
“Possiamo però fare una ipotesi, visto che per Gavorrano l’imposta è in media 110mila euro la somma suggerita da Vitagliano per contenere la Tari si aggira intorno ai 10mila, cifra irrisoria a fronte di una spesa che Ato ha indicato in 2.419.000 euro, in concreto pochi centesimi in meno per famiglia”.
“La vera questione è che i comuni non hanno sostanzialmente margine di manovra se non intervenendo con risorse proprie spesso impossibili da reperire: Sei Toscana, Ato ed Arera decidono i Pef, li mandano all’ultimo e i comuni devono eseguire, col risultato che si paga ogni anno di più per un servizio sempre peggiore”.
“Il Comune di Gavorrano incide nell’Ato per una percentuale minima. La vera differenza per un cambio di metodo la fanno i capoluoghi dell’Ato Grosseto, Siena ed Arezzo, che da soli hanno di fatto la maggioranza in quel organismo. Verrebbe da chiedere alla consigliera Vitagliano se è disposta a fare una battaglia bipartisan in Ato per smuovere i sindaci dei capoluoghi del centrodestra, ciò per cambiare questo stato di cose. Noi saremo ben felici di seguire l’interesse dei cittadini. Viceversa la consigliera fa solo propaganda da quattro soldi cercando di difendere il governo meloni che avrebbe concretamente potuto aiutare i comuni, tutti, indistintamente dal colore”, concludono i consiglieri di maggioranza del Comune di Gavorrano.