GAVORRANO – Leggendo il recente comunicato stampa scritto dai consiglieri comunali di maggioranza del Comune di Gavorrano, si ha l’impressione che i piddini vogliano nascondere una voragine con un coriandolo”. Così dichiara Chiara Vitagliano, consigliera di opposizione del gruppo “Noi, per Gavorrano”.
“È necessario quindi fare un po’ di chiarezza, anche solo per non lasciar passare informazioni forvianti che mirano solo a nascondere le malefatte di chi guida la macchina amministrativa – prosegue -. Il Governo stava lavorando ad una proroga, che avrebbe fatto slittare il termine ultimo per l’approvazione delle tariffe Tari dal 30 aprile al 30 giugno. Proroga che però non è arrivata in tempo, ed i comuni hanno dovuto attenersi quindi alla normativa già vigente, che prevede l’approvazione delle tariffe entro il 30 aprile. La netta maggioranza dei Comuni della provincia di Grosseto si è organizzata per tempo, approvando le tariffe in sedute consiliari ordinarie. Pochi, invece, i Comuni che hanno dovuto ricorrere alla convocazione di un consiglio d’urgenza, tra i quali Gavorrano, Follonica e Roccastrada”.
“A Gavorrano, quindi, si ha la netta sensazione che il sindaco, che ha anche la delega al bilancio, amministri affidandosi troppo spesso alle indicazioni del partito e di chi, sopra di lei, continua a condizionare le scelte politiche. Perché la Ulivieri non ha fatto ciò che hanno concretamente attuato gli altri Comuni? Perché si è ridotta ad un Consiglio d’urgenza? Questa scelta astrusa, è sua o le è stata imposta dai suoi pseudo generali? Il surreale comunicato stampa della maggioranza, il cui concetto è poi stato ribadito dal sindaco Ulivieri in sede di Consiglio, mira a nascondere aspetti ben più importanti. La maggioranza aumenta in modo vertiginoso la Tari ad oltre 6mila famiglie gavorranesi, così come aumenta la Tari a tutte, e sottolineo tutte, le utenze non domestiche, e l’unica cosa che sa fare è buttar lì un comunicato stampa per dire che per colpa della premier Giorgia Meloni non hanno avuto il tempo di ragionare meglio sulle tariffe. Surreale, grottesco”.
“Forse è il caso che la maggioranza gavorranese – afferma Vitagliano -, quel bizzarro mix di vetusti politici che si sono riuniti ad un unico tavolo per la sola paura di perdere la poltrona ed il potere, riconosca a sé stessa di non avere capacità di amministrare. La loro limitata capacità viene sancita ad ogni Consiglio, anche in quest’ultimo. Il sindaco infatti non sapeva che grazie al Governo Meloni quest’anno i Comuni hanno la possibilità di contenere l’eventuale incremento Tari utilizzando una parte dei proventi dell’imposta di soggiorno. Non era forse il caso, allora, di utilizzare una parte dell’imposta di soggiorno per calmierare l’incremento delle tariffe Tari? In Consiglio la maggioranza, e nello specifico il sindaco, ha candidamente risposto: ‘non sapevamo di questa possibilità… la valuteremo, se lo dice Lei, Vitagliano, mi fido'”.
“Ed ecco quindi che una riflessione conclusiva ci porta ad affermare che è l’ora che il sindaco Ulivieri inizi seriamente a guidare la macchina amministrativa – conclude Vitagliano -. Anche in questo ultimo Consiglio ci ha dato l’impressione di un modo arruffato, confusionario, posticcio, di amministrare; suggerita, o anche condizionata, da incauti ex amministratori o da bizzarri capi partito che la portano a fare scelte inadeguate che penalizzano il territorio ed i cittadini”.