SEGGIANO – “Si è tenuto l’ultimo consiglio comunale e come regalo di congedo l’amministrazione Rossi approva compatta un aumento di 18.298 euro della Tari per l’anno 2024 pari circa al più 6 per cento”. Esordisce così il consigliere uscente Gilberto Alviani.
“Di certo non ci aspettavamo niente di buono per la ben finita tenuto conto delle tante altre brutte notizie e delle cose incompiute che questa amministrazione lascerà ai successori – continua Alviani -. Anche Simi, l’altro consigliere di opposizione, si dice preoccupato e dichiara: “Siamo ormai alla chiusura dell’attività amministrativa e l’eredità Rossi non susciterà certamente invidia”.
“Tante le opere incompiute – affermano congiuntamente i due consiglieri –, come i lavori alla scuola primaria di Seggiano e su tutti la riqualificazione del polo sportivo di Pescina, opera che avrebbe dovuto essere collaudata ad agosto del 2023 e che ancora oggi è ben lontana dall’essere terminata. Solo qualche progetto portato a termine di certo non frutto dell’idea e della progettazione di questa amministrazione, ma ereditato dalla precedente come il consolidamento del versante dei Mori e la realizzazione della sala polifunzionale alla Crocina. Un campo da calcetto trasformato in un parcheggio auto denominato sport parking, un vero ossimoro che come tale nella medesima locuzione accosta due concetti contrari”.
“Cinque anni senza festa della ciliegia, senza festa dell’olio e senza l’ormai famoso palio dei carretti. Che dire niente di niente, in qualunque direzione si guardi c’è il vuoto cosmico – proseguono i consiglieri -. C’è poi la storia della Fondazione Le Radici culturali di Seggiano che negli ultimi mesi è davvero diventata una presa in giro per il territorio. La quotidianità dell’azione di promozione che la Fondazione dovrebbe sviluppare è stoppata dal caos più totale e dal non sapere chi come e dove debba dettare la linea lavorativa ed effettuare le scelte gestionali”.
“Un presidente che, in violazione delle norme contenute nello Statuto della Fondazione, viene nominato non si sa dove e da chi e che si dimette dopo tre giorni per poi ripensarci e ritirare le proprie dimissioni dopo qualche settimana; Il presidente uscente ancora ufficialmente in carica è da tempo assente e quello neo eletto, indipendentemente dalla irritualità della sua elezione, di fatto non è stato investito di tale carica e non può firmare documenti. È veramente il caos totale, non stiamo giocando – concludono i consiglieri -. E in tutto questo il sindaco che nomina quasi la totalità del Cda che dice? Tale immobilità e confusione ha ingessato tutta l’attività della Fondazione Le Radici di Seggiano. Beh che dire, ci facciamo coraggio visto che ormai siamo arrivati in fondo a questo scempio. Se volete che le cose cambino nel nostro paese e stavolta è davvero necessario farlo, noi siamo Insieme per cambiare e con il vostro aiuto ed il nostro impegno uniti ce la faremo”.