GROSSETO – “Questo Primo maggio, festa di lavoratori, deve essere un’occasione per ripensare, seriamente, al lavoro nel nostro Paese”. Katiuscia Biliotti, segretaria generale di Cisl Grosseto, invita a una riflessione in occasione di questa ricorrenza.
“Lo slogan scelto a livello nazionale e unitario dalle organizzazioni sindacali per celebrare questa ricorrenza – prosegue Biliotti – è ‘Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale’, perché è fondamentale mettere insieme questi concetti per provare a cambiare le cose: la nostra urgenza è quella di individuare obiettivi e traguardi, ma anche dare forza e concretezza a un’Europa fondata sui valori della pace, del lavoro e della giustizia sociale. Affinché il Primo maggio non sia solo una data segnata in rosso sul calendario occorre fare una riflessione e prendere atto che serve una consapevolezza e un impegno collettivo. Abbiamo bisogno di fare un salto culturale molto impegnativo che porti a una effettiva unità di intenti tra istituzioni, sindacati, imprese e società civile, per affrontare i nodi di un sistema che è dilagante nella quantità e nella qualità dell’occupazione. Il nostro territorio ha bisogno di trovare tutte le sinergie tra tutti noi per lavorare insieme e cercare di risollevarsi. È una situazione complessa dal punto di vista nazionale, europeo, mondiale, condizionata dall’incertezza, dalle guerre, dalle crisi economiche che sono tutti fattori che incidono sul mondo del lavoro e solo lavorandoci insieme possiamo promuovere un reale cambiamento”.
“I recenti fatti di cronaca, che hanno interessato la nostra regione e la nostra provincia, evidenziano quelle che sono le urgenze da affrontare, come il lavoro legale, equo e degnamente retribuito – va avanti la segretaria -: dobbiamo impegnarci costantemente perché vengano meno i fenomeni di lavoro nero e caporalato di cui spesso sono vittime i richiedenti asilo, complice una legge sull’immigrazione inadeguata. La cronaca di questi giorni evidenzia fatti estremamente gravi, ma dobbiamo ricordare che nella nostra provincia esistono anche realtà virtuose, che applicano le buone regole e che devono essere promosse e divulgate. Per cui è opportuno mettere l’accento negativo sul fenomeno da stroncare, ma anche far emergere le buone pratiche; per questo invitiamo tutte le aziende virtuose a entrare a far parte del tavolo aperto in Prefettura sul lavoro agricolo di qualità. Dobbiamo cercare di incentivare anche protocolli attraverso gli enti bilaterali che potrebbero essere determinanti”.
“Altro tema fondamentale è la sicurezza sui luoghi di lavoro perché nel primo bimestre del 2024 sono stati 119 i morti nel nostro Paese e si stima che nel 2023 si siano registrati circa tre morti al giorno. Gli ultimi due incidenti hanno ucciso due ragazzi di appena ventitré anni. Dopo ogni tragedia, che sia in un cantiere, lungo una linea ferroviaria o in una centrale elettrica, scatta l’emozione, si proclamano scioperi, si dice mai più, la magistratura indaga, ma poi tutti gli impegni che si prendono restano sulla carta e l’emotività a poco a poco scompare. Ecco, anche qui bisogna fare un salto culturale, investire sulla sicurezza sul lavoro, perché significa avere meno malattie professionali, meno infortuni e, di conseguenza, avere più soldi per la sanità per il futuro per le pensioni e quindi dobbiamo essere consapevoli che si tratta di un investimento”, conclude Katiuscia Biliotti.