GROSSETO – Le ultime dichiarazioni del generale Vannacci in merito alla formazione di classi specifiche per disabili hanno suscitato più di qualche perplessità anche nel capoluogo maremmano. Netta la presa di posizione del gruppo misto di minoranza in Consiglio comunale.
“Dalla stampa si apprendono le parole del generale Vannacci – riporta Rita Bernardini -. ‘Credo che classi con “caratteristiche separate” aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Un disabile non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei 100 metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. Non sono un esperto di disabilità, ma sono convinto che la scuola debba essere dura e selettiva, perché così sarà poi la vita’.
“Siamo nel 2024 e negli anni, per fortuna, sono stati fatti passi avanti su tematiche “all’inclusione”, caratteristica essenziale della scuola Italiana – prosegue Bernardini -. L’inclusione scolastica degli alunni disabili è pertanto un elemento fondamentale delle nostre scuole, oltre che un principio sancito dalla Costituzione italiana. Sono stati fatti progressi anche dal punto di vista della didattica inclusiva. La nostra scuola ha come punto di forza l’accoglienza, dove tutti gli alunni a prescindere dalle loro diversità funzionali e fisiche possono realizzarsi e socializzare”.
“Un lavoro importante lo sta svolgendo anche il Miur, il quale mette in atto misure di accompagnamento per favorire l’integrazione: insegnanti di sostegno, finanziamenti per ampliare progetti e attività per l’inclusione – prosegue il gruppo misto -. La piena inclusione degli alunni con disabilità è pertanto un obiettivo che la scuola italiana sta proseguendo negli anni e sempre più lo farà. Anzi, aggiungo che ancora molto c’è da fare, ma sempre guardando avanti”.
“Mi chiedo – conclude Bernardini -, chi ha questo pensiero come può rappresentare un Paese ‘grande’ come il nostro, perché, a prescindere dalla destra o dalla sinistra, il tema dell’inclusione è sempre stato caro a tutti”.