RIBOLLA – Con la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro del 28 aprile si apre una settimana densa di appuntamenti per il mondo del lavoro. A partire dalle celebrazioni dell’1 maggio con il consueto appuntamento unitario di Cgil, Cisl e Uil a Follonica in piazza Sivieri alle 10.30 sotto lo slogan “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. In contemporanea la partecipazione della Cgil alle tradizionali celebrazioni di Manciano, territorio in cui la festa dei lavoratori coincide con la festa per la liberazione dal nazi-fascismo.
Sabato 4 maggio alle 10, in occasione del 70esimo anniversario della strage mineraria di Ribolla (Roccastrada), il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, parteciperà alla cerimonia commemorativa in piazza del monumento al minatore a Ribolla.
“Il 2024 è iniziato nel peggiore dei modi per il mondo del lavoro – spiega la segretaria della Camera del lavoro di Grosseto, Monica Pagni – con i due gravissimi incidenti di Firenze e Suviana, che purtroppo non hanno fatto che sottolineare la tragedia quotidiana delle morti sul lavoro. Che in questo Paese sfiora la media dei tre decessi al giorno. Sintomo chiaro della malattia del “turbocapitalismo”, che non esita a legittimare il sacrificio della vita di chi lavora per ottenere margini di utili sempre più alti, in qualunque settore produttivo.
Questo Maggio, proprio per l’imminenza delle elezioni europee, richiede una mobilitazione straordinaria di lavoratrici e lavoratori, che devono a gran voce chiedere che il lavoro torni al centro delle agende politiche dei governi che hanno il potere di approvare le leggi. Il lavoro come strumento di redistribuzione della ricchezza, autonomia delle persone e libertà di autodeterminazione”.
“Per dire basta alla logica perversa del subappalto, alle gare al massimo ribasso, all’annacquamento della legislazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla precarizzazione del lavoro che rendono le persone ricattabili e le mettono nella condizione di accettare qualunque condizione di lavoro, anche a discapito della propria salute. Troppo spesso a fronte di salari che non consentono neppure di uscire dall’alveo della povertà”.
“Quest’anno, inoltre, ricorre il 70° anniversario della strage mineraria di Ribolla, una delle più grandi tragedie del lavoro in Italia nella quale persero la vita 43 minatori – prosegue Pagni -. Una ricorrenza alla quale, proprio per il suo valore simbolico, sarà presente il nostro segretario nazionale Maurizio Landini. Una ricorrenza quanto mai attuale nel suo significato profondo, che ci ricorda come oggi, a 70 anni da quegli eventi, non possiamo dare per scontati i diritti che furono acquisiti dai lavoratori che ci hanno preceduto. Che oggi, come allora, il lavoro e i lavoratori sono sotto attacco di un’ideologia neoliberista che ne svaluta il valore, riducendoli a semplice merce di scambio. Creando i presupposti per lo sfruttamento delle persone, la messa in secondo piano del rispetto delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e il disconoscimento del valore sociale del lavoro come elemento di emancipazione dal bisogno”.
“Oggi, come allora coi minatori sfruttati e non garantiti dalla Montecatini che li faceva lavorare in condizioni pessime per lucrare profitti ingiusti, la Cgil è a fianco dei lavoratori. A battersi per migliorarne le condizioni di lavoro e la qualità della vita. E proprio per questo, come Cgil, abbiamo depositato 4 quesiti referendari che hanno come obiettivo l’abolizione di norme o parti di esse che favoriscono la precarietà delle persone che lavorano. Il 4 maggio a Ribolla, oltre a rendere omaggio ai minatori, sarà anche l’occasione per firmare, speriamo in molti, a sostegno dei 4 referendum promossi dalla Cgil”, conclude la segretaria Monica Pagni.