MONTE ARGENTARIO – Critiche da parte dei consiglieri del gruppo Per l’Argentario dopo il Consiglio comunale di lunedì 22 aprile e l’approvazione della presa d’atto del Piano economico finanziario (Pef) del servizio rifiuti per l’anno 2024 ai fini Tari.
“Un piano economico finanziario di 5 milioni e 848 mila euro che porta, anche per il 2024, un aumento di 310 mila euro (5,62%) rispetto al 2023 – dicono i consiglieri di opposizione -. L’ennesimo aumento graverà soprattutto sui bilanci delle famiglie e delle imprese che si troveranno a pagare bollette più salate rispetto al solito servizio erogato che riteniamo non essere più idoneo e al passo con i tempi per il nostro comune”.
“Siamo il fanalino di coda della nostra provincia per la raccolta differenziata con una percentuale che si aggira tra il 27 – 30% e questo problema grava pesantemente sul piano economico finanziario – proseguono -. In meno di nove anni siamo passati da piani economici finanziari di 4 milioni e 300 mila euro a quest’ultimo di circa un milione e mezzo di euro in più. Noi del gruppo Per l’Argentario sosteniamo fortemente che di fronte a ciò non possiamo più cedere il passo all’inerzia, al mantenimento dello status quo e all’immobilismo, il nostro voto contrario alla presa d’atto per il piano economico finanziario è coerente con la linea già adottata per l’aumento dello scorso anno che l’attuale amministrazione sosteneva essere ereditato dalla precedente amministrazione”.
“Il vero dato politico è il fallimento totale sulle politiche dei rifiuti da decenni – prosegue l’opposizione – e questo è confermato dalla bassissima percentuale di raccolta differenziata che ci penalizza enormemente dal punto di vista economico. La soluzione dei cassonetti interrati che l’assessore all’ambiente ci prospetta tra il 2024 e 2025 non sarà una scelta positiva, come si evince in molti altri comuni già installati, in quanto appesantirà le bollette in modo enorme perché sono alti i costi di svuotamento e manutenzione e non migliorano la raccolta differenziata”.
“Va fatta, quindi, una scelta coraggiosa e radicale, questo per alzare vertiginosamente la percentuale della differenziata con una sostanziale riorganizzazione dei servizi di raccolta su tutto il territorio comunale e spingere all’adozione di una tariffa puntuale che incentiverà la raccolta differenziata in quanto la bolletta sarà rapportata al criterio dell’effettiva produzione del rifiuto (permetterà oltre al controllo della correttezza del conferimento anche la pesatura degli scarti conferiti) e premierà chi differenzia di più e meglio”.