GAVORRANO – “È spesso nella natura umana dare poca importanza a chi quotidianamente presta volontariamente il proprio tempo e la propria dedizione ad aiutare gli altri; ci si ricorda di queste persone solo quando il soggetto che ha bisogno di aiuto siamo noi stessi. Non può però essere nella natura di un Ente pubblico, come il Comune, dare poca importanza, o darne semplicemente meno di quella che merita, alle persone ed alle strutture che garantiscono servizi encomiabili al nostro territorio, come quello reso dalla Croce Rossa Italiana Comitato di Gavorrano”.
Così dichiarano il capogruppo di opposizione Andrea Maule e i consiglieri Giacomo Signori, Chiara Vitagliano, Claudio Asuni e Andrea Bartolozzi.
“In data odierna il nostro gruppo ha presentato al sindaco Ulivieri una interrogazione, per chiarire ed approfondire alcuni incresciosi aspetti che riguardano proprio la Croce Rossa di Gavorrano – proseguono i consiglieri -. Parliamo, nel dettaglio, della sede assegnata al Comitato gavorranese, ed in relazione a questa vogliamo sapere quali iniziative ha intrapreso, ma anche quali iniziative intenda intraprendere, il Comune di Gavorrano per garantire alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Gavorrano una sede definitiva ed adeguata, commisurata alle esigenze organizzative e funzionali di cui lo stesso Comitato necessita per garantire i servizi ad essa preposti”.
“Fino ad alcuni anni fa, il Comitato locale della Croce Rossa Italiana era ospite di un edificio comunale sito in via Marconi nella frazione di Bagno – affermano -. Il Comune definì l’edifico inadeguato, per carenze strutturali, e trasferì il Comitato Cri nella limitrofa frazione di Filare, all’interno dei locali del centro sociale siti in via Giusti. All’epoca questa fu definita una collocazione “provvisoria”, in quando la collocazione era oggettivamente inadeguata alle esigenze della Croce Rossa. Ebbene, sono trascorsi circa tre anni e la Croce Rossa è sempre lì. Nei prossimi giorni sarà nostra cura prendere contatto con il direttivo del Comitato gavorranese, per comprendere anche la loro visione e le loro prospettive su questa spinosa situazione”.
A far tornare in auge questa situazione, è l’imminente turno elettorale delle Europee 2024. Il centro sociale di Filare è infatti anche sede di seggio elettorale.
“Ne consegue che, per l’ennesima volta, gli operatori della Croce Rossa sono costretti a impacchettare tutte le loro dotazioni e trasferirsi a Gavorrano nella minuta ed inadeguata, oltre che priva di posteggio per i mezzi, sede periferica – afferma l’opposizione -. Possiamo solo immaginare il disagio che tutto questo comporta; svuotare i locali del centro sociale da dotazioni sanitarie, documentazione, arredi e quant’altro, per spostare il tutto a Gavorrano e, dopo pochi giorni, riportare nuovamente tutto a Filare. Tutto questo caos cercando di non incidere negativamente sui servizi resi alla comunità gavorranese”.
“Vale la pena ricordare alla comunità gavorranese ed a noi stessi, membri del Consiglio comunale, quanto sia importante l’operato del Comitato Cri di Gavorrano – conclude il gruppo Noi per Gavorrano -. Basti pensare a quanti interventi ogni giorno questi mettono in atto per portare assistenza alle persone in difficoltà da chi deve recarsi ad una visita o a fare una dialisi, a chi necessita di una auto ambulanza, disponibile per 6 ora al giorno tutti i giorni grazie alla collaborazione in essere con il 118. Ed ancora, dobbiamo tenere vivo il ricordo di quanto ha fatto per la nostra comunità il Comitato gavorranese durante il periodo della pandemia Covid, distribuendo beni di prima necessità, medicinali e quant’altro necessario per far fronte alla crisi pandemica che ha interessato l’intero territorio nazionale. È quindi il caso, e lo affermiamo con assoluta convinzione, che il Comune prenda a cuore questa situazione ed attui ogni iniziativa utile a consentire alla Cri di Gavorrano di proseguire nel proprio operato garantendo servizi essenziali di elevata qualità, come ha fatto fino ad oggi”.