CASTEL DEL PIANO – «Qualche mese fa ho annunciato la mia candidatura a sindaco di Castel del Piano e ora presento le persone che mi accompagneranno. Un lungo tempo di ascolto fondamentale che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con tanti cittadini, con le associazioni, con le imprese che, su più fronti, hanno espresso bisogni, visioni, criticità, prospettive» a parlare è Cinzia Pieraccini candidata sindaco di Castel del Piano.
«Le donne e gli uomini di questa lista sono il primo frutto di questo lavoro. È la prima volta per me, ma credo che solo così possa nascere la voglia di essere parte di una comunità e richiamare la passione civica».
«Questo è l’aggettivo intorno a cui spesso si attorciglia una polemica sterile di coloro che questa passione non hanno. La civicità è una cosa seria non perché nasconde qualcosa come si cerca spesso di far intendere, ma perché, al contrario, vuole essere l’unico faro intorno a cui si deve costruire un’azione politica quando si intende amministrare bene un Comune di meno di 5000 abitanti» prosegue la candidata.
«Questo gruppo di persone che mi affiancherà nella campagna elettorale e spero poi in Consiglio comunale unisce diverse competenze, età ed esperienze. Tutti vogliono mettersi a disposizione della comunità per realizzare un progetto di sviluppo e di soddisfazione dei bisogni. Stop. Le ho scelte per questo e ci siamo scelti nel momento in cui abbiamo cominciato a ragionare insieme».
«Io credo nella politica, mi ha sempre appassionato, ma non ho mai accettato di mettere davanti l’interesse di parte all’interesse della comunità perché credo che un piccolo Comune abbia bisogno soprattutto delle persone giuste al posto giusto. E, poi, c’è lo “spazio vuoto” dove presenteremo le persone della lista. Ho iniziato a parlare di lui, lo spazio vuoto, nel 2023. In qualche modo è un simbolo trasversale a molti ragionamenti e al programma di lavoro che mi attende e offriamo agli altri nostri concittadini».
«Castel del Piano è stato afflitto da un’immobile sonnolenza che ha spento lo spirito di iniziativa tipico di Castel del Piano e gli effetti si sono diffusi, hanno pervaso la vita rallentandola. Per affermare la nostra voglia di ripartire abbiamo scelto un’antica bottega dove tra la fine del 1800 e il 1900 si commerciavano alimentari e pellami, Elio ed Edwige Ceccherini si chiamavano i titolari. Solo la guerra riuscì a chiuderlo, poi tornò a vivere fino ai giorni d’oggi con Filomena che vendeva l’intimo e poi Giusy con l’erboristeria. Anna lo ha riaperto con noi, ci ha dato fiducia e la ringraziamo per questo» continua Pieraccini.
«Ci attendono alcune settimane in cui questa fiducia la chiederemo a tutti e tutti insieme ci dedicheremo a mettere le nostre idee a disposizione dei cittadini perché possano con chiarezza comprendere qual è la strada che voglio percorrere. Ci credo molto perché credo nelle potenzialità che ha l’Amiata e nel ruolo guida che Castel del Piano deve tornare ad avere».
Ecco la mia Lista:
ARIANNA AREZZINI, 37 anni, comunicatrice
“Appassionata: di Castel del Piano, delle sue tradizioni, dell’Amiata, del mio lavoro”
FEDERICO BADINI anni 31, libero professionista
“Sono a disposizione della comunità, pronto ad ascoltare e discutere. Per cambiare si parte da qui”
LUDOVICO BARTOLOMMEI, anni 35, commerciante
“L’unico colore che mi rappresenta è il verde della natura e della speranza nel domani di Castel del Piano”
SILVANO BARTOLOMEI, anni 82, pensionato
“Dal coro alla contrada, da figurante a musicista, sono un bersagliere che per volontariato e amore del mio paese ho speso gran parte del mio tempo libero mettendolo a disposizione del pubblico e del borgo di Montegiovi.”
ANTONINO DE PASQUALE, anni 60, libero professionista
“La professionalità e la competenza nell’ambito culturale e turistico che mi sono costruito durante la mia vita lavorativa, vorrei spenderle per il paese che mi ha accolto con dedizione e passione.”
ARIANNA FIORI, anni 48, funzionario ASL
“Ho visto cambiare tante cose intorno a me ed ora sento che è arrivato il momento di farne parte attiva, con progetti concreti che possano portare valore aggiunto al nostro paese e con proposte sostenibili per la nostra Sanità Pubblica.”
FRANCO GIANNETTI, anni 54, pensionato
“Amare il proprio territorio significa goderne a pieno ogni minuto ma nello stesso tempo prendersene cura salvaguardarlo e se possibile mettersi a disposizione di quella collettività che lo vive insieme a te.”
CRISTIANA MANZI, anni 54, psicologa
“Credo che rinforzare i legami della comunità – vicinanza, partecipazione, solidarietà e servizi pubblici accessibili – sia la chiave, soprattutto nei piccoli comuni, per la promozione del benessere di ogni individuo.”
LUCA SALADINI, anni 43, trade manager
“La scelta di candidarmi è per il piacere di essere utile alla mia comunità e per cercare di dare supporto, grazie alle mie esperienze professionali, anche internazionali, ad uno sviluppo del nostro territorio e del nostro Comune, le cui potenzialità sono, secondo me, molte. Umiltà ed impegno al servizio di tutti.”
ANNALISA ULIVIERI, anni 54, controller
“Mi occupo da sempre di controllo di gestione, budget, contabilità ma oltre ai numeri la mia vita è sempre centrata sull’amore profondo verso il mio paese e la sua storia. Vorrei mettere la mia esperienza al suo servizio e dare così un contributo per il futuro.”
ROBERTO ZAMPERINI, anno 69, pensionato
“Come dicevo ai ragazzi durante gli allenamenti di calcio o le partite: l’unione fa la forza! e anche, è importante quello che posso fare per voi, ma molto più importante è quello che fate voi per me.”